Domenica 14 novembre 2010
E' sera ormai. Domenica sera. Sono sola in casa e vorrei parlare con qualcuno... Scambiare due parole, comunicare... E così scrivo su questo "diario virtuale".
Domani inizia la settimana e ricomincia il tran tran. Ho avuto un bel week end. Niente di eccezionale, tranquillo.
Oggi un giretto a Cherasco per un mercatino, tema: "Prodotti alimentari biologici e naturali" ed un settore dedicato al cioccolato d'autore.
E allora assaggi e assaggini e prodotti buonissimi portati a casa da questa fiera di S. Martino.
Salumi e formaggi delle Alpi, olive taggiasche, verdure profumate, mele di qualità antiche, quasi dimenticate..E poi mieli e propoli.. Provviste per l'inverno..
Questa fiera assume per me un significato particolare: come l'inizio del freddo, dello stare in casa al caldo, e anche ci fosse un metro di neve, avremmo cibarie per giorni, mesi...
E poi una cioccolata calda, che conforta il palato e lo spirito.. E Pensieri pensieri...Quando ci andavo con un amore...Quando era tutto un tubare..
In uno slargo della via, c'era un gruppo che suonava musica Occitana. E la gente che ballava, con movimenti antichi e sempre uguali, con il sorriso sulle labbra e gli occhi brillanti.. E certe melodie un pò tristi, che sanno di nostalgia..
E pensavo ai giovani di inizio secolo scorso, o ancora prima, che si incontravano solamente in occasione di queste sagre, quando arrivavano i musicanti, con una fisarmonica e una ghironda. Che si conoscevano in quei balli di gruppo, e poi in un valzer o in una mazurca si stringevano un pochino, ma poi c'era il distacco, il non vedersi più fino alla festa successiva, magari dopo mesi.
E i lunghi inverni, tra camini fumosi e castagne, quando di sera si stava tutti nella stalla (le mucche scaldano), e arrivavano i vicini, si beveva vino e si raccontavano storie. Personaggi veri o forse mai vissuti , ma romanzati, con le donne che filavano la lana e sferruzzavano e i bambini vinti dal sonno...
Altri tempi, realtà ora improponibili. Ma a volte mi piacerebbe per un pò trovarmi in quelle situazioni, in quelle case, tra quella gente molto vera ed essenziale.
P.S. Quello nella foto è un cavolo. Carino vero? La natura sa stupire.