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Martedì 24 Dicembre 2013











Ciao.
Dietro alla porticina numero 24 del Calendario dell'Avvento ci sono......
       
      gli  auguri


Auguri di vero cuore. Buon Natale.
Per chi crede, è il rinnovarsi di un evento che sta alla base del proprio credo, un mistero che si rinnova ogni anno.
Per chi non crede, spero sia comunque una "nascita".
La nascita, già di per sè, è un evento meraviglioso. un nuovo essere umano!
Prima non c'era, ora c'è.
Tutto è iniziato con poche cellule e poi è diventato corpo, cervello, cuore, sentimenti.
Il Natale dovrebbe far nascere in noi buoni sentimenti forse un pò appannati dalla quotidianità...
Dovrebbe farci guardare dentro, alla ricerca di quel bimbo che eravamo...
Dovrebbe farci capire che non è importante il panettone griffato, ma è importante avere cibo, casa, affetti, e di tutto questo essere riconoscenti.
Forse perchè il Natale arriva alla fine dell'anno, mi pare un pò un periodo di bilanci, di guardare indietro, cosa si è fatto, come si è vissuto...
E con il Natale, "nascita" appunto, far nascere in noi un essere diverso, un essere "come ci piacerebbe essere" e non come dobbiamo essere.
Va bè, dopo questo sermone simile a quello di un vecchio parroco di campagna, veniamo a noi, alle cose che urgono.
La carne sta macerando con cipolla, sedano, carote, alloro, pepe e vino.
Oggi la cuocerò e diventerà un brasato al Barbera.
Le castagne secche sono a mollo e oggi le cuocerò per il "monte bianco".
Brasato e monte bianco per me simboleggiano il Natale, e nonostante le intolleranze alimentari, me le posso permettere.
Basta sostituire la panna con quella vegetale: monta uguale e va bene così.
Le altre cose sono veloci da preparare e ci penserò stasera o domattina.
Che dire ancora, auguri auguri, da me, da mia figlia e dal nostro Pedro, che si è fatto fotografare con un berrettino natalizio rigorosamente hand-made.
Aveva l'aria di paziente sopportazione che assume quando lo tratto come un peluche.
E' il suo primo Natale e volevo immortalarlo.
Auguri,  Buon Natale    e ..... 
                                       Buona   vita !!!




Lunedì 23 Dicembre 2013







Ciao. E dietro alla porticina numero 23 del calendario dell'Avvento si cela..... 
    
un momento perfetto


Sì, ieri ho vissuto un momento perfetto.
Poichè sono rarissimi, ormai sono allenata, ho fiuto, li riconosco e li fisso nella mente e nel cuore.
Ero ad Alba, ieri verso il crepuscolo, nella Piazza del Duomo, che già è bella di suo.
C'erano braceri accesi, con legna che ardeva, scaldava e creava una bella atmosfera.
Ero con mia figlia, e questo aiuta molto.
Avevo in mano un bicchiere di profumato e fumante vin-brule', ed ascoltavo un concerto di un gruppo occitano che amo molto, i Lou Dalfin.
I colori, il sapore del vino, la musica antica ma viva e vivace....
Ecco, ho pensato, il mio Natale l'ho già avuto.
Il suono del violino, della fisarmonica, flauto, ghironda che si armonizzavano ed alternavano in antiche musiche provenzali, catalane, occitane, mi ha fatto veramente bene.
La formazione del gruppo non era quella solita ma con dei ragazzi giovanissimi, però Sergio Berardo sa interpretare i brani e ogni volta è una emozione.
Che dire, oggi è l'antivigilia....
Domani vi farò gli auguri postando una foto davvero speciale..
Buona giornata e...                        
                           Buona vita   !!!

Sabato 21 Dicembre 2013








Ciao. Dietro alla porticina numero 21 del Calendario dell'Avvento c'è...

              l'inverno

E' arrivato. Solstizio d'inverno, il giorno più corto.
Ci siamo.
Freddo pungente, natura che dorme.
Anche i sempreverdi, pur non perdendo le foglie, paiono in letargo.
Tempo di riposo, di un periodo per ricaricarsi per una nuova primavera.
Era così una volta in campagna.
In inverno si accudiva la cantina, travasando magari i vini, si aggiustavano attrezzi agricoli...
Mio padre faceva delle scope di saggina per tutto l'anno, mia madre cuciva e sferruzzava.
In inverno i lavori erano meno pesanti e mi ricordo che mio padre metteva su qualche chilo, che poi regolarmente perdeva in estate, quando il caldo e la fatica lo "prosciugavano".

Inverno.
Giornate corte, tramonti appena rosati, colori delicati in cielo e smorti sulla campagna.
Al mattino è tutto imbiancato di brina, i vetri delle macchine sotto casa sono gelati.
E' bello camminare, sentendo l'aria gelida che taglia il naso, ma godendo del tepore di berretto, sciarpa e guanti.
E' bello, dopo essere stati fuori, rientrare in casa al caldo. Bere un tè, una cioccolata.
E' bello cenare con una minestra o una vellutata fumanti.
E' bello bere un bicchiere di vino rosso, un buon Barbera che con i suoi 13,5°, riscalda corpo e anima.
E' bello alla sera dormire sotto un morbido piumone, sentire che il calore del proprio corpo non si disperde ma rimane sotto le coltri.
E' bello pensare che sarà prestissimo Natale e tanti bambini troveranno sotto l'albero proprio quello che desideravano.
E' bello fare qualcosa affinchè il Natale dei nostri cari sia un pò magico.

E' bello cercare in ogni stagione qualcosa da amare.
Buon fine settimana e .....   Buona   vita   !!!

Giovedì 19 Dicembre 2013








Ciao. Dietro alla porticina numero 19 del Calendario dell'Avvento c'è...
                     attesa

Attesa. Di cosa?
Da stamane, qui, di neve.
Infatti oggi niente sole, niente azzurro, ma un cielo grigio chiaro, lattescente....
Un freddo che è freddo ma non gelo...
Un senso di sospensione.
Si sente nell'aria un sentore di neve, una specie di odore, e si sa che arriverà.
Prima svogliati e sporadici fiocchi, che ballonzolando scendono giù, e poi fiocchi più fitti, gelidi e compatti, oppure radi e soffici, come batuffoli di bambagia.
Attesa.
Siamo a dicembre, si ricorda la nascita del Bambinello, quindi si aspetta quella notte magica, in cui promettere di essere più buoni, in cui i sogni dei bimbi si avverano.
Attesa che qualcosa di nuovo, di diverso, ovviamente di bello, succeda.
Attesa di un nuovo anno, con la curiosità di scoprire cosa si cela "dietro l'angolo", e poi capire che è tutto uguale all'anno vecchio....E scoprirsi a pensare "meno male, non è peggio!"
Abbiamo tante attese nella vita.
Penso sia questo nostro aspettarsi qualcosa, questa curiosità che fungono da  propulsore e ci fanno andare avanti.
Guai a non aspettarsi più nulla, sarebbe la morte dentro.
E mentre sto terminando questo breve post, fuori è iniziato a nevicare: fitto fitto, misto a pioggia.
Buon pomeriggio a tutti e...        
                          Buona    vita   !!!

Martedì 17 Dicembre 2013






Ciao ciao. Dietro alla porticina del Calendario dell'Avvento ci sono.... 
         gli ex colleghi-e


Nel corso di tanti anni lavorativi, con i miei spostamenti e quelli altrui, ho lavorato con moltissimi colleghi-e.
Arrivavi in una filiale che aveva un certo organico, stavi lì tre o quattro anni, e quando andavi via, c'erano altre persone, tutte diverse da quando eri arrivato.

Tra i colleghi si creava un equilibrio: ognuno apportava qualcosa per l'armonia o il disaccordo comune.
Se uno veniva trasferito ed arrivava una nuova persona, ci si doveva conoscere, e pian piano ristabilire un nuovo equilibrio, frutto anche del suo apporto.
Non vi era staticità.
Era come una boule de neige.
La neve è sul fondo, vedi distintamente quello che c'è dentro la sfera. Se la scuoti, la neve gira vorticosamente e poi ricade in basso, ma non sarà più uguale e prima.
Così nell'ufficio.
Una nuova persona portava scosse di assestamento e poi tranquillità; forse in meglio o forse in peggio, ma si creava una situazione diversa.
Con gli anni ho trovato persone buone e qualche, rarissima, persona malvagia. Ma cattiva per davvero, come non credevo esistessero. Amen.
Le persone che ti rimangono però, quelle che sono contenta quando le incontro, sono quelle vere.
Quelle che al di là della capacità lavorativa, conservavano autenticità e cuore.
Quelle che non avevano timore di mostrarsi per quello che erano: esseri umani e non appendici di macchinari e sistemi.
Bè, ciao a tutti, buona giornata e...  Buona   vita   !!!

Domenica 15 Dicembre 2013




                                                                                 

Ciao! Dietro alla porticina numero 15 del Calendario dell'Avvento c'è... o meglio ci sono...


                       donne

Donne, donne vere.
Ieri è stato l'ultimo incontro di Madama Knit a Torino.
Cos'è??
Un gruppo nutrito di donne, che da marzo a dicembre si trovano ogni primo sabato del mese a Palazzo Madama, a Torino appunto.
La maggior parte sono torinesi, ma 5 arriviamo dall'astigiano, ed una da Ivrea.
Tutte con la passione per la maglia, ferri o uncinetto.
Ci venivano forniti i filati, i tutorial, e noi confezionavamo guanti, berretti, sciarpe, portacellulare e porta pc.
Tutti oggetti poi venduti al book-shop del Museo.
Poi c'era il progetto comune: 11 stendardi da esporre a un lato di Palazzo Madama, tra finestre ad ogiva, lato Via Po.
Non ho foto, perchè la macchina fotografica è rimasta a casa, ma sul blog di Madama Knit presto verranno pubblicate.
Però, a parte il progetto riuscito benissimo e che darà un tocco di allegria e colore alla città in questo periodo natalizio, la cosa che più mi è rimasta dentro sono le persone.
Le organizzatrici che coordinano e tengono insieme il gruppo, e le knitters.
Donne spontanee, vere, ognuna col proprio fardello, i propri problemi, ovvio, ma desiderose di avere una mattinata per sè, una mattinata LEGGERA.
Dove se portano uno scaldacollo che hanno ideato, sono felici se qualcuna lo osserva con attenzione per poterlo copiare.
Dove si portano le proprie esperienze, e tra un diritto e un rovescio, si parla d'altro, di cucina, di salute, ma anche di famiglia, di politica.
E torno sempre a casa da questi incontri con il cuore meno pesante, la schiena un pò più dritta.
Ieri, mentre avevo tra le mani un calice di bollicine per il brindisi finale, ero un pò commossa, e cercavo di stamparmi bene nella mente i visi, per non dimenticarli, per tenerli con me.
Soprattutto con 3 signore della zona di Quattordio non voglio perdere i contatti.
Un caffè ogni tanto insieme, si può prendere.
Potremmo trovarci ad Asti per esempio.
Non è facile trovare persone con cui sentirsi in sintonia, e quando succede, è molto bello e non va sprecato.
Ciao a tutti, buona domenica e....            
                                 Buona vita !!!

Giovedì 12 Dicembre 2013








Ciao. Dietro alla porticina numero 12 del Calendario dell'Avvento ci sono......
   
   due scaldacollo

Li ho confezionati per regalarli a due bimbe.
Non so se piaceranno perchè anche i piccoli sono condizionati dalla pubblicità e dall'effimero...
Va bè, io li ho fatti con le migliori intenzioni.
Avevo visto il modello a un incontro di Madama Knit, a Torino.
Una signora ne aveva sferruzzato uno.
L'avevo ammirato e ha detto che potevamo copiarlo. E così ho fatto.
Quindi  " 2scaldacollo "  , depennati.
Ora mi rimane da terminare il mio golfino blu, e 2 sciarpe, ancora da iniziare, sempre per me.

La produzione continua, lo sferruzzamento non conosce tregua.
E ho anche avviato una produzione di frollini da colazione con farine alternative, visto che sono diventata intollerante a vari cibi, tra cui frumento e farro.
Le giornate trascorrono tranquille, i regali sono pronti, gli addobbi collocati, ma non sento l'atmosfera natalizia.
Un senso di fare le cose perchè vanno fatte, si sono sempre fatte, ma con il cuore un pò congelato. ...
Da qualche anno mi succede...
Magari tra qualche giorno mi sentirò più coinvolta. Nel caso ve lo farò sapere.
Buona giornata e.....  Buona   vita   !!!

Mercoledi 11 Dicembre 2013







Ciao.
Ieri mi scuso ma non ho scritto.
Dovevo fare un esame in ospedale, e tra l' agitazione e la FIFA vera e propria, non sapevo cosa scrivere.
Ma per fortuna tutto bene. Ah, un sospiro di sollievo.

Comunque dietro alla porticina numero 11 del Calendario dell'Avvento c'è....

l' Albero di Natale


Il nostro alberello, che sostituisce per quest'anno quello bello, grande e tradizionale che preparavamo.
Non voglio turbare l'armonia della casa, ora che abbiamo un felino.
E non voglio un gatto con una zampa lussata sotto un albero di Natale che si è tirato dietro.
E poi per un anno fare una cosa diversa è anche piacevole.

Questo l'avevamo preso a Manualmente.
Era un modellino in polistirolo formato da un gambo in mezzo e vari ripiani, come quei portatorta da matrimonio.
Avevamo anche preso qualche piccolissima decorazione, il resto, cercando, l'avevamo già in casa.
Disassemblando alcuni mazzetti chiudipacco sono venute fuori cose carine.
Abbiamo comperato lo stucco e domenica mia figlia si è cimentata.
Ha ammorbidito  lo stucco in un piattino con un pò d'acqua, così era più malleabile, lo ha spalmato, tipo neve, sui vari ripiani, fatto cadere della porporina, e collocato le piccole decorazioni sullo stucco ancora morbido.
Seccando, è rimasto tutto ben fermo.
A me piace: sembra un ibrido tra un albero di Natale ed una torta.
Ora vi saluto:incombenze da casalinga urgono.
Buona giornata a tutti e.... Buona   vita   !!!

Lunedì 9 Dicembre 2013






Ciao. Dietro alla porticina numero 9 del Calendario dell'Avvento c'è.....
          
        Pedro


Lui, il,nostro micino!!
All'anagrafe Cesar Pedro, per noi Pedro.
Inutile dire che per me è il secondogenito che non ho mai avuto e per mia figlia un fratellino.
Ora sta provando a prendere l'acqua dalla ciotola con una zampa e poi la lecca: come se bevesse con un cucchiaio incorporato.
Che dire... E' affettuoso, ma anche permaloso.
Giocherellone ma anche pigro. E' tante cose.
Un animaletto è un essere indifeso, e chi ce l'ha deve prendersene cura.
Il nostro affetto per lui è grande, e glielo diciamo pure, come se capisse!!!
Pensavo di essere arida, di non riuscire più a provare alcun sentimento, a parte quello materno, invece mi scopro capace di voler bene a un fagotto tutto pelo, occhioni arancioni e baffi.
La vita riserva sorprese.
Buona giornata e...  Buona   vita   !!!


Domenica 8 Dicembre 2013






E dietro lo sportellino numero 8 del Calendario dell'Avvento c'è....
     
     la domenica mattina



E precisamente la domenica mattina al mio paese.
Sono le uniche ore in cui c'è vita: un mattino e poi stop, tutta la settimana un semi-coprifuoco.
Ci sono le Messe, ora meno frequentate di un tempo, ma comunque ci sono.
Il mio paese è dislocato in varie "frazioni", spesso con negozio di "commestibili", per cui in paese-concentrico, come si diceva una volta, ci vengono solo di domenica mattina.
E poi c'è il mercato.
Quattro banchi di frutta e verdura, uno di ciabatte, un pollo-arrosto, un banco salumeria, un produttore di formaggi, un vecchio marocchino che aggiusta orologi e cambia le pile, due banchi di sementi-piantini-bulbi, qualche banco tutto a un Euro e vari banchi di abbigliamento gestiti da cinesi.
Tutto lì.
Il marocchino che cambia le pile ha anche un banchetto di vendita messo su 2 tavolini pieghevoli da campeggio.
Lui sta seduto su uno sgabello, con davanti un altro sgabello che funge da tavolo da lavoro.
Tutta la sua azienda sta su una utilitaria che tiene dietro al banco.
Quando piove, non scende, ma sta in auto.
Mi è capitato di dover cambiare la pila ad un orologio in un giorno di pioggia.
Ho bussato ai vetri, ha abbassato un pò il finestrino, ha eseguito il lavoro, mi ha ridato l'orologio, ho pagato, tutto attraverso dieci centimetri di finestrino abbassato.
Sono anche una fedelissima cliente del "formaggiaio".
Per chi lo desidera, vende anche il latte di mucca sfuso: basta portare una bottiglia, mettere la monetina et voilà,  scende un latte profumato e cremoso.
Produce formaggi usando latte di capra, pecora e mucca in diverse proporzioni, e poi ci sono le diverse stagionature.
Da quelli più asciutti, tipo castelmagno, passando per varie tome, robiole, stracchino, primo sale, ricotta, mozzarella, burro e yogurt. Un assortimento completo e genuino.
Spesso ha anche salami, farina di mais, noci, ceci, salsine a mostarde da accompagnare ai formaggi.
Insomma tutto quello che produce una bella azienda agricola.
Le brave massaie, entro le undici di mattina si sono già ritirate in casa a cucinare, mentre gli uomini bighellonano, chiacchierano, prendono un aperitivo e a mezzogiorno vanno a casa.
A mani vuote, tanto ci ha già pensato la moglie a trascinare a casa il latte, i formaggi, cinque chili di mele ed altrettanti di verdure varie....
Buona domenica a tutti e...         Buona   vita   !!!

Sabato 7 Dicembre 2013









Cosa c'è dietro alla porticina numero 7 del Calendario dell'Avvento?
         
         il fine settimana

Già, il fine settimana, atteso, desiderato, programmato...
E questo è un week end importante: comprende l'Immacolata.
A sentire certi tg, che in realtà non sono tg ma contenitori di gossip, pare che tutti vadano a sciare.
Parlano del "Ponte dell'Immacolata". Ma de che?
Sono un sabato e domenica come succede a ogni settimana.
Ci sono le primarie, per chi vuole votare, ma soprattutto ci sono due incombenze  che urgono: regali e addobbi.
Per chi non ha ancora acquistato i regali, sono le giornate per farlo, dato che non siamo all'ultimo minuto e non ci sarà confusione.
Anche se penso che quest'anno tanta ressa non ci sarà.
Regalini, pensierini proprio se non se ne può fare a meno, altrimenti si rimanda.
Si aspettano i SALDI, basta attendere un mesetto così non dissanguiamo il conto in banca.
Altra cosa da fare ASSOLUTAMENTE, sono gli addobbi in casa.
Quest'anno con il micio Pedro che gira in ogni dove, evitiamo il Presepe, altrimenti le mie statuine di più di 50 anni fa, potrebbero avere fine proprio in questo Natale.
Evitiamo anche il grande abete che addobbavamo: tutte quelle decorazioni colorate che pendono sarebbero una tentazione troppo forte per lui.
Mentre dormiamo potrebbe disfarlo e far finta che sia già l'Epifania, che tutte le decorazioni natalizie porta via!!
Metteremo un piccolo Presepe peruviano, qualche decorazione appesa e poi a MANUALMENE  lo scorso settembre, avevamo preso una specie di alberello in polistirolo, ma è da "fare".
Bisogna usare spatoline e stucco e domani ci proveremo.
Sarà una domenica casalinga per noi, dato che i regali sono già tutti pronti, salvo uno che sto ancora sferruzzando.
A parte gli addobbi abbiamo in previsione anche una bella cioccolata in tazza, nera, fondente, densa e con una spolverata di cannella o peperoncino, a piazèr !
Buon fine settimana e.....Buona   vita   !!!

Venerdì 6 Dicembre 2013










E dietro la porticina numero 6 del Calendario dell'Avvento c'è...
               un caffè

Come quello che sto bevendo ora.
Sebbene da più di un anno sia esodata dal lavoro, ho conservato la "pausa caffè".
E' una abitudine che mi è entrata nel DNA durante quasi 35 anni di lavoro.
Appena alzata, come sempre, faccio colazione.
Orzo o tè, con pane, o fette biscottate, o frollini, con marmellata o miele, e poi, verso le 10,30, il caffè.
Io lo ADORO e ne prenderei moltissime tazzine, ma devo limitarle, per cui le ho ridotte a tre: metà mattina, dopo pranzo e metà pomeriggio.
Quando lavoravo, se c'era la macchinetta in ufficio, andavo due o tre minuti nell'angolino dove era stata messa, in genere archivio, stanzini di servizio, tra gli scaffali, e bevevo questo mesto caffè solitario, e per quei pochi minuti pensavo a me, ai fatti miei, e poi tornavo al lavoro.
Sentivo che comunque avevo "staccato".
Se si era sprovvisti di macchinetta, si andava al bar.
Anche qui di corsa, perchè, facendo la cassa, non mi potevo allontanare per molto tempo.
A volte, uscendo, incrociavo un cliente che entrava e mi chiedeva: "Sta via molto?".
Il messaggio era chiaro: fai veloce.
Infatti i baristi che ho incontrato negli anni, ormai mi conoscevano e mentre ero ancora con la mano sulla porta mi avevano già messo in macchina un caffè, o mi davano quello appena fatto per un altro cliente che aveva più tempo.
Se quello protestava era il barista stesso che diceva che ero di fretta e dovevo tornare al lavoro.
Ora è diverso, tempi diversi.
Se sono in giro, vado in un bar e mi siedo, assaporo la mia tazzina e mi guardo attorno.
Capisco subito chi è in pausa caffè.
Gesti veloci: il caffè non è ancora preparato e già si è pagato e aperto la bustina dello zucchero.
Anche a casa mi godo il caffè di metà mattina.
Lo prendo con una puntina di zucchero, e faccio zuppetta con un frollino.
Così la beatitudine è raggiunta.

Buona giornata e...    Buona   vita   !!!

Giovedì 5 Dicembre 2013









Ciao. Dietro alla porticina numero 5 del Calendario dell'Avvento ci sono...
                       gomitoli

Gomitoli infatti.
Di lana, di cotone.
Il cotone sta in un grande cassetto, la lana in un grande cesto con coperchio, sul quale il gatto spesso dorme, ignaro che sotto di lui ci sia tutto quel ben di Dio che lo farebbe impazzire di felicità.
Infatti quando riesce a rubarmi un gomitolino, poi lo fa correre per tutta casa, riuscendo a creare intrecci incredibili.
Riesce a legare tra loro sedie, gambe di tavoli, piedini di poltrone...
E ci passa più volte, così che poi è impossibile venirne a capo.
Allora si taglia con le forbici e si butta. La lana, non il gatto. Ahahaha!
Va bè, anche lui deve giocare!
I gomitoli per me hanno altra valenza.
Significano creare qualcosa, con ferri o uncinetto.
E mentre si è lì, tra un dritto e un rovescio, o tra una maglia bassa e una catenella, la mente vola per conto suo, fluttua leggera.
Il succedersi dei punti....un dritto e un rovescio... funziona come un mantra che lenisce gli affanni e rasserena. Per lo meno per me è così.
E poi adoro creare qualcosa con le mani.
Ho sempre almeno due progetti iniziati e materiale e idee per tre o quattro.
E va bè, sono fatta così.
Nessuno è perfetto.
Buona giornata a tutti e........   Buona   vita   !!!

Mercoledì 4 Dicembre 2013







Buon giorno.
Porticina numero 4 del Calendario dell'Avvento, e dietro c'è....
                                                         
                            il sole

            Proprio il sole.
Fuori è freddo, molto freddo, ma c'è un sole luminoso, un cielo azzurrissimo.
Un post veloce, per dire che il più delle volte non ci accorgiamo di quanta bellezza ci circonda, essendo troppo occupati ed indaffarati.
Un cielo sereno ed un raggio di sole sono già un sorriso, il sorriso che ci manda l'universo, e noi dovremmo ricambiarlo.
E poi se funziona quel fenomeno che se tu sorridi a una persona, questa è portata a ricambiare...
Forse paio stucchevole con tutto questo "volemose bbene", ma in una società che ti bombarda di simboli natalizi per vendere vendere, una cosa che non costa nulla si può anche fare.
E magari funziona pure da ginnastica facciale. Ahahahahah!
Ciao, vado a pulire, tagliare a rondelle e surgelare dei porri, visto che ne avevo comperato un grosso mazzo e non li voglio buttare: ne avremo per tutto l'inverno, e che alito!!
Sono sentimentale ma sempre attenta al cibo.
Buona giornata a tutti e....  Buona   vita  !!!

Martedì 3 Dicembre 2013








Eccomi qua.
Porticina numero 3 del Calendario dell'Avvento. Dietro c'è......

          una    nonnina

Già, una nonnina. L'ho vista stamane negli uffici dell'Asl del paese.
Era bassa di statura, rotonda, con piedi piccoli e corti.
Aveva i capelli bianchi a ricciolini. Pareva che dopo aver tolto i bigodini non si fosse pettinata, lasciando i capelli a  cilindretti vuoti.
Parlava con chiunque e si sentiva l'accento del sud, accento imparato da bambina e non dimenticato nonostante i molti anni in questa nordica regione.
Era sorridente, serena.
Ha visto che c'era una coda di persone in attesa e ha detto  "Va bè, aspettiamo".
Poi l'ho sentita che parlava con una sua conoscente e le diceva che doveva ritirare " Le nàlesi".
Cioè l'esito dell'esame del sangue, le analisi.
Si rammaricava un pochino che fossero quasi le 11 e lei non si era ancora messa su il pranzo, a quanto pareva, per lei sola!!!
Mi è venuto da sorridere e pensavo alla diversa concezione del TEMPO, che si ha, nei vari periodi della vita.
Da bambini le giornate sono lunghe, le vacanze estive lunghissime, e il tempo non passa mai.
Stessa cosa quando si cresce e si aspetta il permesso di uscire con gli amici, o si deve prendere la patente. Poi il tempo vola, inspiegabilmente non basta mai.
Casa, lavoro, bimbi, genitori....
Tutto frenetico, tutto un cercare di incastrare i vari impegni, così che ogni giornata non ha uno spazio libero, ma solo tesserine fitte fitte nel mosaico delle 24 ore.
E così si corre, ci si affanna, ci si stressa.
Poi arriva la vecchiaia, con tempi diventati calmi, dilatati.
Il pensiero di quella nonnina era il pranzo.
Erano quasi le 11 e il suo pranzo era ancora da preparare!
E mi sono ricordata di mia nonna Cate, che alle 9,30 stava già preparando le verdure per il minestrone.
Ho rivisto i suoi gesti, la piccola crocchia, gli orecchini d'oro rosa fatti a quadrifoglio, con una pietrina rossa al centro.
Abiti sempre scuri, in ogni stagione, e un lavoro a maglia sempre pronto sul cuscino del seggiolone di vimini, che era la SUA  sedia.
Tempi lunghi, tempi legati al ciclo delle stagioni in una campagna povera, gesti sempre uguali, legati al cibo, alla casa e alla famiglia.
Va bè, spero di non avervi annoiati troppo e...

                                                              Buona   vita !!!

Lunedì 2 Dicembre 2013









Ciao, secondo sportellino del Calendario dell'Avvento.
Cosa nasconderà?
                                            Biscottini
 

Vi segnalo una ricetta di biscottini gluten-free, che però possono mangiare tutti, che sono veloci da fare e di sicura riuscita.
Sono buoni inzuppati nel caffè, nel tè, o nel latte.
Se non avete un dolcino come fine pasto, potete unirne 2 con in mezzo marmellata o cioccolata spalmabile. Non diventano stucchevoli perchè sono poco dolci.

BISCOTTI COLAZIONE CON FARINA D'AVENA
INGREDIENTI:
  • 230 di farina di avena
  • 80 g di zucchero di canna
  • 60 g di burro morbido
  • 1 uovo
  • 8 g di lievito per dolci
  • qualche goccia di essenza di vaniglia o una bustina di Vanillina
  • 1 cucchiaio di yogurt (se necessita)
In una terrina, versate lo zucchero di canna, aggiungete l'uovo, il burro morbido e le gocce di essenza di vaniglia, mescolate.
Unite la farina setacciata con il lievito ed impastate tutti gli ingredienti; se il composto risultasse troppo asciutto, potete aggiungere un cucchiaio di yogurt. 
Trasferite il composto sulla spianatoia infarinata, impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo,  e con un mattarello stendete l'impasto (5-6 mm di spessore) e tagliate dei dischi. o altre forme a piacimento.
Disponete i dischi su una placca rivestita di carta forno e cuocete a 175° per 10 minuti (forno preriscaldato).
Fate raffreddare e conservate i biscotti in una scatola di latta.  

Ecco qua, ricettina veloce e facile.
La prossima volta che li farò vorrei provare a mettere qualche spezia e tagliarli con gli stampini natalizi, così avrò biscottini senza glutine ma in tema con il periodo.
Ciao a tutti e...
                                               Buona    vita   !!!
                                   
                                                             

Domenica 1° Dicembre 2013







E siamo arrivati al 1° dicembre.
Prima porticina del Calendario dell'Avvento.
Cosa celerà??
                            Cioccolato

Venerdì scorso sono stata a Torino a  "Cioccolatò", manifestazione su questo cibo sublime.
Già preferivo quello fondente, ma ora ho scoperto di avere una bella sfilza di intolleranze alimentari, tra cui il latte e il frumento, per cui il cioccolato bello nero ed amaro è un dolce che mi posso tranquillamente concedere.
Ora poi che siamo quasi in inverno, dico quasi ma qui fuori c'è la neve, la cioccolata in tazza è l'ideale. Scalda le mani, lo stomaco e il cuore. 
A me piace densa, nera e con peperoncino.
Già il profumo del cacao è una sinfonia.

Spesso qui vicino, ad Alba, stanno lavorando il cacao per farne una notissima crema spalmabile. 
Ebbene, l'aria è intrisa di profumo, pare di essere dentro una enorme tazza di cioccolata soave  ed invitante.

Ho dei ricordi d'infanzia, quando a volte la merenda era una "rosetta" di pane e un grosso quadrotto di cioccolato. 
Capitava raramente ed era una festa. 
Era più facile avere pane e marmellata che faceva mia madre, o robiola, che faceva mia madre...
Si cercava di fare tutto in casa. 
Erano i prima anni '60 e si era in campagna.

Ora i tempi sono diversi, possiamo avere tutto ogni volta che lo desideriamo, ma ho conservato molto rispetto e "devozione" per il cibo.
Mi piace prepararlo, provare ricette ma con una piccola variante, per vedere l'esperimento, per scoprire cosa ne viene fuori.

Fuori è freddo, con cielo azzurro e il sole: stanotte gelerà.
I pacchi dei regali quest'anno sono stati preparati con un anticipo impressionante, conoscendomi.
Ma la mia figliola mi ha detto che sto sempre a rimandare, che se una cosa va fatta, meglio farla così non ci si pensa più... 
Le ho dato ascolto e ne sono contenta.
Ciao a tutti per una nuova porticina del Calendario dell'Avvento e...
                                                    
                                                            Buona    vita   !!!