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Mercoledì 29 Giugno 2011


Sono stata un pò sul balcone a meditare, il balcone che guarda verso la campagna e il Monviso. Enormi nuvole nere, qualche lampo in lontananza, una parvenza di tramonto giallastro e un pò di vento fresco in queste giornate torride.Volevo pensare.
Allora, sono tornata al lavoro full-time, dopo 22 anni di part time.
Pesante.
Cambiato filiale, colleghi nuovi, clienti nuovi, non sai dove sono le cose, non sai fare certe cose perchè non le hai mai fatte e devi chiedere.
Pesante.
Mi hanno installato un nuovo macchinario temporizzato che non si sa bene come funziona e crea disagio, perdita di tempo e nervosismo.
Pesante.
Fa caldo, un caldo afoso che soffoca, se attraversi una piazza alle 14 senti il sole che ti preme giù e i piedi paiono sprofondare nell'asfalto fino al polpaccio.
Pesante.
Se qualcuno mi dà nominativi di agenzie o consulenti dove mia figlia potrebbe inviare il curriculum, io glieli riferisco. Lei si arrabbia e nulla va bene.
Pesante.
Qualche post fa avevo scritto di avere fatto in passato scelte rivelatesi poi errate, e finalmente ho messo coraggio e ho sondato per vedere se potevo avere una seconda opportunità... Troppo tardi ormai. Quello che io avevo abbandonato e disdegnato, un'altra l'ha raccolto e la porta per me è chiusa.
Pesante.
Tutto troppo pesante. Ho la nuca dolorante e le spalle contratte. La testa che scoppia e una enorme voglia di urlare, ma la voce non viene fuori. Non escono più suoni. Ammutolita e annientata.
So che sono piccoli dispiaceri, che i dolori veri sono altri, ma io ora sto vivendo questo ed è già troppo per me.
Nella siepe ci sono due lucciole che si rincorrono... Speriamo che almeno loro siano felici.
Domenica 26 Giugno 2011











































































































Quelle sopra sono foto scattate una settimana fa a Racconigi (CN).
C'è un bellissimo castello, una delle tante residenze di campagna dei Savoia.
Una curiosità è data dal fatto che su ogni camino o decoro posto sul tetto ci sono grandi nidi di cicogne...... abitati.
Ogni tanto battono il becco e si sente tutto un ta-ta-ta.
A visitare l'interno ci siamo già andate varie volte, per cui sabato siamo state solo nel parco.
Comunque i vari ambienti sono ancora molto ben conservati ed arredati.
Due particolari curiosi.
Proprio in un'epoca in cui le dame portavano abiti molto ingombranti, nella camera della regina non c'erano armadi.





Gli abiti venivano conservati in una grande stanza nel piano più alto del castello, dove dormivano balie e domestiche.


Tutti catalogati e con l'indicazione della data, luogo ed evento in cui erano stati indossati.


E se la regina si faceva portare giù un abito e poi cambiava idea, la domestica faceva tutto un su e giù di scale.


Altro particolare, tra i vari ambienti c'erano scaloni, anticamere e salette, per cui la distanza tra le cucine poste sotto al livello del terreno, e le camere da letto o i salotti era notevole.


Se qualcuno desiderava una tazza di tè, ci sarebbero voluti molto tempo e molti passi!


E invece no, perchè c'era tutta una fitta rete di scalette di servizio e passaggi secondari che venivano usati solo dalla servitù come scorciatoie.


Ciò che trovo bellissimo di questo castello è il parco, veramente enorme.


E' abitato da cicogne, mucche, uccellini e scoiattoli.


Lungo le stradine sterrate ci sono cespuglietti di fragoline di bosco che spiccano rosse tra tutto quel verde.


Gli scoiattoli sono un pochino timorosi, ma scendono dagli alberi e si muovono a balzi sull'erba. A volte si rincorrono.


La scorsa estate ne avevamo visto uno sul ramo abbastanza basso di un noce, che prima di portarsi la noce nella tana, la teneva tra le zampine e con i denti le toglieva il mallo.


Ci sono alberi altissimi e con tronchi maestosi, corsi d'acqua, un laghetto e una magnifica serra, usata come una orangerie, per riparare i limoni in inverno.


C'è moltissimo da camminare, ma si sta d'incanto.


Se si è troppo stanchi o anziani, si può fare il giro del parco su carrozze a cavalli.


Abbiamo trascorso un pomeriggio di pace, tra il verde, con in sottofondo solo il canto degli uccellini e il battere del becco delle cicogne.















Venerdì 17 Giugno 2011




Da da da dan !!!!!
Il famigerato venerdì 17.
Bè, ormai è notte ed è stato un giorno come un altro. Per me ha significato l'ultimo giorno lavorativo di una settimana mica da ridere!!!
Filiale nuova, quindi nuovi clienti ma soprattutto nuove colleghe (tutte donne a parte il direttore). E quand'è così non sai mai quale ti capita, come i cioccolatini di Forrest Gump.
Dopo una settimana, quindi poco tempo, posso dire però che sono persone simpatiche, normali, umane... Quasi una rarità oggigiorno.
Ed era pure la settimana di scadenza ICI, quindi moltissimo lavoro.
Ma soprattutto in questa settimana è iniziato il mio orario Full-Time: 8.25-13.40 14.40-16.55.
Dopo 22 anni di part-time e pomeriggi liberi ho deciso così, sperando manchino pochi anni alla pensione.
Questo fatto di lavorare tutto il giorno mi ha un pò scombussolata.
I miei ritmi, le mie abitudini di colpo sconvolte. Da tempo immemore mi alzavo, mi preparavo e partivo in auto.
Ora il mio luogo di lavoro sarà per buona parte dell'anno il paese dove abito. Quindi vado a piedi e mi sembra molto strano! Quest'inverno non avrò bisogno di gomme termiche ma di Moon-Boots.
La pausa pranzo è di una sola ora, ma tra andare e tornare, in casa ci rimango poco più di 30 minuti: é stressante.
Così oggi, approfittando che sarei stata sola per il pranzo, non sono tornata, ma sono andata nel parco del castello del mio paese. Sotto alberi altissimi ed ombrosi c'è un chioschetto.
Volendo funziona anche da ristorante, ma ho pranzato con un gelato ed un caffè, ho letto una rivista, TUTTA, e sono stata proprio bene. Mi sembrava di essere in vacanza.
Ed invece poi è ricominciato il lavoro, ma ero di ottimo umore.... Alla faccia del venerdì 17 !!!
Buona domenica carissimi blogger e... buona vita !!





















Venerdì 10 Giugno 2011












Oggi, sigh sigh, ultimo giorno di ferie di questo blocco di giugno.
Sono una bancaria e le ferie DOBBIAMO scaglionarle durante tutto l'anno.



Per cui a marzo siamo lì in trattative...


Se io faccio i primi 15 di luglio, tu ce la fai a rientrare per il 30 giugno?! Sì, però.... E poi con qualche compromesso e molta pazienza ci si accorda.



Ora io avevo dal 2 al 12 giugno. Niente male, anzi.

Sono andata a Torino, a Parma dalla mia carissima AMICA, ho camminato in campagna, sono stata un un outlet vicino a Vercelli, fatto cose di casa... Sono stata bene.

Stamattina avevo appuntamento dall'estetista per via dell'allucione che ogni tanto duole, e intanto che ero in città, avrei sbrigato qualche commissione.
In auto ho acceso la radio.

Stavano già parlando, non so chi fosse di preciso, dalla voce mi pareva Don Bianchi, il priore di Bose. Parlava di vacanze.

Noi diciamo "Che bello, sono stanco, ora per 2 settimane faccio niente", ma poi partiamo, e fai il bagno, e prendi il sole, ed escursioni...Non siamo più capaci di stare senza far nulla.

Diceva che dovremmo sforzarci durante tutto l'anno, di prenderci dei momenti per fare nulla, per stare lì, come un albero o un sasso. Non siamo macchine da lavoro. Diceva che se noi riusciamo ad avere consapevolezza che ESISTIAMO, e basta, il mondo ci parrà più bello, sapremo apprezzareogni attimo, solamente perchè siamo VIVI.E così, con questi pensieri nella mente e nel cuore, ho assunto uno stato d'animo più sereno, rilassato. Ho gironzolato per vie che non frequento quasi mai, ho osservato i fiori dei balconi, e mi sono sentita rasserenata.

Ora mi dedicherò un pò al balcone. Devo trapiantare del basilico e dei peperoncini. Seminarne altri, di una varietà che ha frutti piccolissimi, ma molto decorativi. E poi concimare perchè le mie piantine di pomodori hanno solo foglie e manco un fiore!

Prezzemolo, erba cipollina, basilico, menta, peperoncini e pomodorini: il mio orto casalingo.... Il mio contributo di ossigeno all'atmosfera e ai prodotti-bio.














































































LUNEDI' 6 GIUGNO 2011



E il cervello non le dà tregua. Lo sente ticchettare. Non sta quieto un momento e le lancia flash.... Ieri... Oggi... Domani...
Pensieri che si accavallano, che si intersecano, che ne contengono altri, e altri ancora.
Probabilmente ha sbagliato quasi tutto nella vita.
Le scelte fatte, a caro prezzo per lei e causando a volte sofferenza ad altri, non erano forse le più giuste.
La perenne ricerca di serenità, di felicità, di sentirsi bene nel momento in cui viveva, l'hanno indotta a fermarsi e intraprendere nuove strade.
Ogni decisione è stata oggetto di mille "seghe mentali", di contorcimenti di visceri, di elenchi mentali e scritti dei risvolti positivi e negativi della scelta in oggetto. E dopo tanto macerare, alla fine ecco, scelta fatta. Nuova via intrapresa. E se questo portava a sofferenza altrui...che fare... Cioè, le spiaceva, eccome, ma sentiva che non poteva fare altrimenti.
Ogni decisione è stata profondamente personale, mai indotta da altri. Ha sempre fatto di testa sua. Notando poi, a posteriori, che anche dopo molte perplessità aveva scelto la via che per prima le era balenata, quella più istintiva. Sarà mica stato che tutti i pensieri le erano solo serviti a crearle un alibi che giustificasse la scelta fatta?
Il fatto è che a furia di allontanare persone, ora c'è molto deserto attorno.
Anni fa, le era parso di non amare più un uomo che l'adorava. Cioè tante cose di quell'uomo le sembravano insopportabili, tutto le dava fastidio.
Avrebbe dovuto parlarne con lui, cercare di capire perchè un sentimento così profondo e importante era giunto a una fase di stanca... Ma lei no. Pensa e ripensa alla fine gli aveva detto che voleva stare sola.
E così è stato, perchè in ogni uomo che ha incontrato dopo, cercava i suoi gesti, il suo modo di essere, di amarla... Lui ha sofferto moltissimo, e lei soffriva nel vedere lui così...
Ed ora lei pensa che la sua solitudine sia come un giusto castigo per il dolore inflitto. E davanti a sè vede il vuoto totale.
Ha molti interessi, è curiosa di moltissime cose... Ma saranno VERI interessi o riempitivi di una vita ridotta alla crisalide vuota di una farfalla inesistente? E cosa l'aspetta? Solitudine, sempre e solamente.
Quando passeggia per negozi, è solo la sua sagoma che si riflette nelle vetrine. Quando si siede a tavola sente che non ci sarà mai più un gomito che sfiorerà il suo.
E sono centinaia, migliaia i pensieri che sempre le ronzano, come avere la testa costantemente infilata in un alveare... Forse è un momento così, forse le passerà... Forse si sentirà felice della propria indipendenza....Forse .




Venerdì 3 Giugno 2011





Due domeniche fa, con la mia figliola, siamo andate a Bossolasco dato che lei non c'era mai stata.


Paesino in provincia di Cuneo, m.747 s.l.m., circa 700 abitanti.

Si trova nell' Alta Langa, su una sorta di costone tra le valli dei fiumi Tanaro e Belbo.

C'è un panorama splendido, e quando è molto sereno si vedono le Alpi, col Monviso che si staglia all'orizzonte.

Viene chiamato "La perla delle Langhe" ed anche "Il paese delle rose".

Ed essendoci andata a maggio, ho avuto modo di capire appieno il perchè di questo secondo epiteto.

Lungo la via principale, ci sono casette molto carine, imbiancate o di pietra .

Ogni casetta ha una o più piante di rose.



Vengono su radenti i muri delle abitazioni; nell'asfalto, vicino alle case, ci sono delle mezzelune di terriccio da cui spuntano queste piante rigogliose. Devono avere radici lunghe e possenti e si cercheranno umidità nel sottosuolo, perchè sono bellissime.

Salgono fino al primo piano, per incorniciare una finestra o appoggiarsi ad un balconcino in ferro battuto, e sono cariche di fiori.

Sembra irreale, camminare tra queste vecchie case e queste rose magnifiche.

E poi c'è un silenzio, una tranquillità...


Appena arrivate siamo entrate in un bar per un caffè.


L'ho ordinato al banco, e il barista ci ha invitate a sederci fuori. Ci ha portato le nostre tazzine fumanti e 2 bicchieri d'acqua, peraltro non richiesti e non fatti pagare.

Eravamo sedute in un terrazzo sotto un pergolato di un qualche tipo di uva, che ci mostrava già i grappoli, con acini come mezzo chicco di riso...

E il tempo pareva dilatato, mi sentivo dolcemente "forzata" a rallentare, a prendermi una momento di silenzio, di raccoglimento.

C'era una atmosfera bellissima: il traffico, i centri commerciali, la fretta, l'ansia, lo stress....tutto lontano, dopo, ora un momento di magica tranquillità.