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Martedì 30 novembre



Volevo iniziare domani con foto natalizie, come una sorta di Calendario dell'Avvento, e così farò, ma ho terminato due alberelli che regalerò, e così li ho postati stasera.


Fuori nevica, ma nevica! Prima ero in macchina e pareva che qualcuno mi lanciasse secchiate di fiocchi contro i vetri. E fa freddo. Parecchio.




Domattina mi toccherà spalare per poter partire... Sarà esercizio fisico mattutino, perchè la neve è tutta bella soffice, ma a spostarla con una pala, dopo un pò diventa pesantissima. Bye :)








Domenica 28 novembre 2010



Il servizio meteo l'aveva preannunciato... La temperatura era fredda giusta... Si fiutava nell'aria.... E poi ieri sera una cinciarella, dopo tanti mesi di assenza, era tornata a fare una capatina sul davanzale della finestra del salotto. Lo scorso inverno ne avevo nutrite con briciole di pane, biscotti, e pezzetti di burro o margarina. E infatti..

Stamattina quando ho aperto gli occhi ho notato un insolito chiarore che filtrava nella camera... C'era un silenzio irreale...Non passavano auto, e dire che era domenica e c'era il mercato in piazza...

E poi ho guardato fuori: e questo è ciò che ho visto!

Non erano fiocchi grandi, ma piccoli, fitti e con vari mulinelli, dato che c'era pure il vento. Inverno, inverno pieno pur essendo ancora a novembre.

E così giornata in casa. Già domani ci sarà da spalare, da andare... Oggi cocooning!
Vorrei fare delle tortine con pere, noci e zabaione al moscato, (se saranno buone posterò la ricetta).

Vorrei anche fare all'uncinetto una decorazione per Albero di Natale che vorrei regalare ad una amica di Torino che vedrò sabato prossimo.

C'è solo da scegliere, magari sorseggiando poi una bella cioccolata calda, scura e con un pizzico di peperoncino, che scalda anche l'anima.


E intanto siamo anche a fine anno, il che mi porta a pensare, ripensare.. fare una sorta di bilancio della mia vita in questo 2010 quasi terminato... Forse è meglio non fermare troppo la mente, mi potrei intristire un pochino... E questo non va bene: DEVO trascorrere il miglior pomeriggio possibile!







Venerdì 26 novembre 2010






Mercoledì e giovedì scorsi sono andata ad un corso di aggiornamento, per l'azienda in cui lavoro.

E la location qual'era? GENOVA !!!

E... Genova per noi, che stiamo in fondo alla campagna... Che bella cosa, ho pensato. E infatti così è stato. Di tempo libero ho avuto giusto 2 ore prima di cena mercoledì sera, ma ho cercato di godermi ogni attimo.

La Chiesa di San Lorenzo, tutta a fasce bianche e grigiastre, quei vicoletti di cui guardavo solo l'imboccatura ma in cui avevo timore ad inoltrarmi, il profumo di focaccia, i gabbiani.. Mi sentivo calata in un testo di De Andrè.

E poi, io che da quando sono nata vedo solo colline e la cima del Monviso, sedermi a pranzo e avere il mare praticamente sotto i piedi. Aprire la portafinestra, andare sul balcone e vedere barche a vela ormeggiate, la "Lanterna", e dietro, vero il centro città, antichi palazzi scoloriti ma con stucchi e decori..

Ho trovato colleghi simpatici, il corso è stato proficuo ed avevamo tutti uno stato d'animo propenso al confronto, sereno, rilassato. Mi pareva di essere al lavoro, ma anche in vacanza...

Quando il treno è partito per il rientro, mi sono sentita un pò triste, mortificata, come se mi avessero sottratto il proseguimento di bei momenti.

A casa mia figlia mi ha preparato un ottimo apericena, e mi sono sentita ben accolta...un bel ritorno a casa. Ma un pò mi spiaceva di non essere più là, tra quel viavai un pò multietnico, quel cielo azzurro e quel mare tremolante..









Sabato 20 novembre 2010








E' sera oramai. Giornata praticamente finita, pensieri che non riposano e vagano cercando momenti felici e trovando ricordi indelebili....

Sarà la stagione, sarà la nebbia che tutto avvolge e rende più morbidi i contorni... Mi sento stranamente serena in questo periodo, e non so perchè... Rincoglionimento pre - senile o un barlume di equilibrio che finalmente ha preso il sopravvento sulla mia natura forse un pochino affetta da bipolarismo??? E chi lo sa.


Fatto sta che, senza particolari motivi, sento che sto psicologicamente bene. Magari durerà poco, ma è pur sempre una bella sensazione. Abituata ad avere sempre come una sorta di pesante fardello fatto di triste solitudine e di senso di fallimento, quando me ne alleggerisco, sto da Dio!

Come quando ho mal di testa: prendo una pillolina e dopo meno di un'ora so che mi sarà passato. E man mano sento che il capo si fa più leggero, come se una pesante nube che si era appoggiata sopra si stesse alzando e il sollievo è una sensazione sublime!

Va bè, è sabato sera, il mondo là fuori forse si diverte, e io sono qui che scrivo, con un sottofondo di Paolo Conte.... E la cosa mi rende serena.

Mia figlia mi ha aiutata a mettere la neve sul blog, che così è più adatto alla stagione, poi ho preparato un pò di foto natalizie che posterò dal 1° dicembre, come una sorta di calendario dell' Avvento.

Tutto ciò è infantile? Non mi importa, mi dà piacere e tanto basta.



Domenica 14 novembre 2010



E' sera ormai. Domenica sera. Sono sola in casa e vorrei parlare con qualcuno... Scambiare due parole, comunicare... E così scrivo su questo "diario virtuale".
Domani inizia la settimana e ricomincia il tran tran. Ho avuto un bel week end. Niente di eccezionale, tranquillo.
Oggi un giretto a Cherasco per un mercatino, tema: "Prodotti alimentari biologici e naturali" ed un settore dedicato al cioccolato d'autore.

E allora assaggi e assaggini e prodotti buonissimi portati a casa da questa fiera di S. Martino.

Salumi e formaggi delle Alpi, olive taggiasche, verdure profumate, mele di qualità antiche, quasi dimenticate..E poi mieli e propoli.. Provviste per l'inverno..

Questa fiera assume per me un significato particolare: come l'inizio del freddo, dello stare in casa al caldo, e anche ci fosse un metro di neve, avremmo cibarie per giorni, mesi...

E poi una cioccolata calda, che conforta il palato e lo spirito.. E Pensieri pensieri...Quando ci andavo con un amore...Quando era tutto un tubare..

In uno slargo della via, c'era un gruppo che suonava musica Occitana. E la gente che ballava, con movimenti antichi e sempre uguali, con il sorriso sulle labbra e gli occhi brillanti.. E certe melodie un pò tristi, che sanno di nostalgia..

E pensavo ai giovani di inizio secolo scorso, o ancora prima, che si incontravano solamente in occasione di queste sagre, quando arrivavano i musicanti, con una fisarmonica e una ghironda. Che si conoscevano in quei balli di gruppo, e poi in un valzer o in una mazurca si stringevano un pochino, ma poi c'era il distacco, il non vedersi più fino alla festa successiva, magari dopo mesi.
E i lunghi inverni, tra camini fumosi e castagne, quando di sera si stava tutti nella stalla (le mucche scaldano), e arrivavano i vicini, si beveva vino e si raccontavano storie. Personaggi veri o forse mai vissuti , ma romanzati, con le donne che filavano la lana e sferruzzavano e i bambini vinti dal sonno...

Altri tempi, realtà ora improponibili. Ma a volte mi piacerebbe per un pò trovarmi in quelle situazioni, in quelle case, tra quella gente molto vera ed essenziale.
P.S. Quello nella foto è un cavolo. Carino vero? La natura sa stupire.





Venerdì 12 novembre 2010




L'autunno, non lo nego, è la mia stagione preferita. Soprattutto novembre, che aspetto tutto l'anno.

Ed è proprio in questo mese che mi affascina, che sono più attenta alla natura, al cielo, ai colori..

Oggi, verso le 17.30 tornavo a casa in auto. Strada con tante curve, un pò di salita e nessuno dietro che mi ruggiva di accelerare. Così guidavo adagio, guardando le colline che mi scorrevano ai lati. Avevo messo un cd degli Abba: musica di quando ero una ragazza e che mi evocava serenità, speranza...

Le colline erano ormai scure e cupe. Gli alberi si stagliavano neri e scheletrici contro il cielo. Le foglie ormai erano quasi tutte a terra per cui si distingueva bene il disegno dei rami: trame singolari e uniche.
Il cielo era nuvoloso, a tratti grigio e lattiginoso, a tratti sfumato di rosa, e proprio in alto una sottile e argentea falce di luna... Che meraviglia! Di fronte a questi spettacoli non c'è che da ringraziare chi ha voluto tutto questo.

Non so, sarà stata la luce, la musica, oppure la passione che ho per l'atmosfera autunnale, ma mi sono sentita calata in un mood perfetto. Una sensazione di essere al momento giusto nel posto giusto, di sentirsi in pace con l'universo, di farne parte con una ben precisa collocazione.

Sono questi momenti, secondo me, che ci permettono di ricaricarci e di avere energie per tirare avanti, per far fronte alla vita, al suo peso a volte notevole.

Mi è venuta voglia di condividere queste sensazioni, di comunicarle... Tanta emozione fa scoppiare il cuore...ma lo medica e lo consola.



Martedì 9 novembre 2010


Giornata stonata, grigia... Da pochi giorni ho cambiato filiale, colleghi, clienti, tutto. Ho un senso di disagio addosso, un non sapere dove è il mio posto nè cosa devo fare....Di chi fidarsi? Chi ti vuol male?


Io per carattere non penso mai che una persona mi possa voler male così, deliberatamente... E invece è già successo, con mio grande stupore e sgomento. Per cui ora cerco di essere un pò più guardinga. Che fatica vivere!


Ed ora vedrò un pò cosa succederà in questa nuova fase. VORREI LA PENSIONE ! Vorrei più tempo per fare le cose che amo: scrivere, passeggiare, e poi varie forme di bricolage, perchè creare con le mani qualcosa che prima non c'era, è bellissimo. E viaggiare, e rivedere la lavanda nella piana di Valensole, respirare il mistral, rivedere Parigi e vedere luoghi dove non sono mai stata...


Va bè, è una serata così, che segue una giornata bruttina...Mi si è anche rovesciata la bottiglietta dell'acqua nella borsa...Fazzolettini zuppi e agendina ondulata...Peggio di così.






Domenica 7 novembre 2010



Poco fa ho letto un post dedicato ad un amico triste. E guarda mi ero proprio seduta al pc, con il mio caffè, per scrivere qualcosa dedicato alla mia Amica, che abita a centinaia di km da me, ma con la quale il contatto è continuo, come un sottile e trasparente filo che ci unisce.
Oggi la sua amata E. avrebbe compiuto 26 anni, ma non c'è mai arrivata, perchè il destino ha voluto che la scorsa estate il male che da poco l'aveva colpita, l'annientasse del tutto.
Quando fermo il mio pensiero su questo fatto, non riesco a capacitarmene, non ci credo. E' impensabile che un genitore sopravviva al proprio figlio, che quella carne, cuore, anima, cervello, energia, che non esistevano e che sono veramente frutto del tuo corpo, ti siano strappate così, senza avere la possibilità di obiettare, di proporre uno scambio, una alternativa.
E così vedo 2 genitori annientati, increduli, svuotati: ogni cosa perde attrattiva e significato.

Non ho mai pensato a cose tipo, un tuo caro estinto si manifesta, ma ho sempre pensato che i miei genitori per esempio siano come un'aura attorno a me, che mi protegge e mi avvolge, che non sono troppo sola perchè il loro amore è rimasto vivo attorno a me...

Tuttavia la scorsa estate camminavo lungo la spiaggia, in circa 40 cm d'acqua, e avevo notato dei pesciolini che zigzagavano in quel mare basso. Ad un tratto è arrivato un pesce più grande, che si è messo a nuotare accanto a me. Io camminavo e lui di fianco; ogni tanto faceva una veloce deviazione davanti ai miei piedi, ma poi guizzava nuovamente di lato. E la cosa è continuata per parecchio.. Come se mi accompagnasse nella mia passeggiata...

Allora mi è venuto come un flash: poteva essere E., che amava tanto il mare e che era lì e scherzava con me, e la cosa mi ha fatto sorridere.


Post mesto, sarà il tempo, sarà il mese..

Lunedi' 1 novembre 2010





TORTA DI MELE


Per la pasta: 180 gr. farina
90 gr. burro
60 gr. zucchero
1 bustina vanillina
1 cucchiaino lievito

Per la farcitura: 700 gr. mele
2 cucchiai uvetta
2 cucchiai zucchero
3 cucchiai marmellata di albicocche
Teglia con fondo staccabile diametro circa cm. 26


In una terrina mescolate la farina e il lievito, il burro a pezzetti ammorbidito a temperatura ambiente, lo zucchero e la vanillina. Lavorate insieme il tutto, poi sbriciolate l'impasto con le mani e distribuitelo in uno stampo imburrato.

Sbucciate le mele, tagliatele a spicchi sottili e sistematele sull'impasto. Distribuite poi sopra l'uvetta e lo zucchero. Cuocete a forno 200° max. per 30 minuti circa. A metà cottura potete coprirla con carta da forno, così l'uvetta non annerisce.
Intanto in una scodella sbattete la marmellata con un pò d'acqua tiepida, così che diventi un pò più fluida.

Estraete la torta, distribuite la marmellata sulle mele e infornate per altri 8 - 10 minuti.

E' una torta con più frutta che pasta, senza uova e molto leggera. L'ho fatta ieri sera, modificando una ricetta che prevedeva del liquore nella farcitura: così è più adatta ai bambini.

Bè... buon appetito