
Lunedì 26 Dicembre 2011
Natale è appena trascorso. Siamo a Santo Stefano, the day after.
E già oggi in un tg, sentivo statistiche, dati, numeri sul Natale di quest'anno.
Meno acquisti, meno soldi spesi. Ci sono meno possibilità e più paura del domani.
Dicevano che le spese per il cibo hanno resistito, ma che un quarto di quello che si è comprato e cucìnato andrà buttato.
Buttato ? Ma siamo impazziti?
E da domani ci inonderanno di ricette e consigli su come riciclare gli avanzi!!!!
E' così tutti gli anni.
Evidentemente dopo le feste si è a corto di notizie e qualcosa bisogna pur dire.
Sono stata abituata a non sprecare, e tantomeno il cibo, come fosse un sacrilegio.
Ma abbiamo bisogno di consigli? Oggigiorno, in cui ogni casa ha un congelatore?.
Basta confezionare scatoline o pacchetti e tra qualche giorno, quando magari si è stanchi tornando dal lavoro, vengono molto utili; basterà scaldarli et voilà, il brasato parrà ancora più buono, con l'arrosto avanzato anche la solita insalata parrà diversa.
Penso che ci siamo abituati all'usa e getta, al non dare importanza alle cose, sprecando senza ritegno.
Un tempo, ad esempio, le camicie da uomo, venivano vendute con collo e polsi di ricambio. Quando erano consumati, si sostituivano con quelli nuovi. E se poi diventavano lisi, si rigirava il colletto, il sotto sopra, o si ribassavano un pochino i polsini, eliminando la parte consunta.
Gli asciugamani da bagno, potevano diventare asciugamani per mano o ospiti.
Le tovaglie diventavano strofinacci da cucina con cui asciugare lavelli e fornelli, altro che carta assorbente da usare e buttare!
I più giovani rideranno, quelli della mia età ricorderanno.
Non si torna indietro, è ovvio, ma rallentare un attimo, prendere coscienza che tanto spreco è immorale, questo sì, si può fare.
Sembro proprio una vecchia zia!
Bene dopo questo sfogo mi faccio un caffè e mi metto sul divano a leggere, aspettamdo che questa luminosità, insolita in giornate di fine dicembre, lasci il posto al rosa del tramonto, ai toni bruni della sera.
A quell'ora piena di dolce malinconia che mi addolora sempre un pochino.
Ma domani è un altro giorno..................
P.S. Dimenticavo: domani si lavora. Sigh Sigh