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Lunedì 28 Luglio 2014





Pomeriggio caldo ma ventilato.
Le cime dei pioppi dondolano, ma c'è come una immobilità....
Gli uccellini tacciono, chi può fa una pennichella....
Pigro pomeriggio estivo.

Mi è venuto in mente, chissà come mai il "Libro delle vacanze" delle elementari.
Finita la scuola, iniziate le vacanze, si andava in cartoleria a comprarlo, insieme a un quaderno a righe e uno a quadri, per i compiti estivi.
Li facevo tutti anche se si sapeva che nessuno li avrebbe mai corretti.
C'erano 60 pagine? Allora erano 2 mesi di compiti, uno al giorno.
Certe giornate mi capitava una pagina tutta disegnata, così passavo direttamente a quella dopo e mi portavo avanti.
Adorando i libri ed avendone pochi, mi piaceva moltissimo questo libro "estivo".
Le illustrazioni non erano foto ma acquerelli.
C'erano paesaggi di montagna, di mare, ma anche fiori e scenette di vita domestica.
Anche quando andavo da mia nonna per qualche giorno, me lo portavo e dopo pranzo, mentre i miei zii facevano un sonnellino prima di tornare nei campi, non avendo sonno e essendo troppo caldo per stare fuori, mi sedevo a un vecchio tavolino davanti alla finestra e facevo i miei compitini.
Che nostalgia!
Ripensando a quei tempi, all' acqua del pozzo fresca bevuta con la menta,
al pane casalingo spalmato di miele casalingo,
ai pescetti in carpione che preparava mia nonna,
a mio nonno Pinin con i baffi a manubrio che tornava a casa con un enorme carico d'erba sulle spalle per pecore e capre....
Ripensando a queste cose mi rendo conto che l'oggi pare un altro mondo: tutto non solo è cambiato, ma addirittura stravolto..... A volte in bene a volte no.
Ma sono contenta di avere dentro di me questi ricordi. Semplici ricordi della prima metà degli anni '60, vissuti in campagna, tra la Langa e il Monferrato.
Buona estate e..... Buona   vita !!!


Sabato 12 Luglio 2014

                                                             





E siamo a metà luglio, la temperatura è accettabile e si sta da "pucio".
Io non amo il caldone, mi toglie entusiasmo e forze, per cui giornate passabili e notti fresche sono ciò che ci vuole!!

Sono stata al mare e sono stata bene.
Sempre più mi cucio addosso una vacanza che fa per me.
Veramente a me piacerebbe viaggiare in auto, scoprire paesi e persone, ma da sola non me la sento.
Così opto per ciò che mi sento di fare, e ne sono contenta.
Ero anche molto soddisfatta del Freccia Bianca che mi portava a destinazione senza cambi di treno.
Viaggio con una valigia che pesa quanto me e trasbordarla su e giù dai treni e nei sottopassaggi delle stazioni non è il massimo.
Ma le ciambelle non riescono sempre perfette...
Per cui al ritorno sono partita con  145 minuti di ritardo.
Ci hanno dato acqua, succhi di frutta e taralli per confortarci, ma sai com'è, non eravamo molto contenti.
Ho conosciuto una coppia di anziani che tornava dalla vacanza con una gatta di 24 anni!!!!
Poveretti, erano sul treno da 12 ore!!! La portavano in bagno ogni tanto e mangiava formaggini!!!

Poi a casa il solito tran-tran.

E' morto Faletti e sono andata al funerale.
In chiesa mancava il respiro, così sono stata fuori, appena sul sagrato.
Siamo stati un'ora e tre quarti sotto un sole assassino. Avevamo gli ombrelli perchè nel primo pomeriggio minacciava pioggia, e qualcuno l'ha aperto per ripararsi un pò .
E' stata una cerimonia struggente.
I parcheggi di Asti erano pieni di auto, tutti che confluivano verso piazza San Secondo.
Se ne era andato uno di noi.
Tornava spesso ad Asti perchè l'amava, perchè aveva molti amici e perchè poteva fare una vita normale e tranquilla, dato che nessuno lo assaltava.
Siamo "bugia nen" (non ti muovere), gente posata, tranquilla, che non disturba e non vuole essere disturbata.
 Due o tre anni fa l'avevo visto in pizzeria, e tutti l'abbiamo riconosciuto; c'era un passa parola, un parlottìo, ma non abbiamo proprio pensato di andare al suo tavolo.

Mi spiace, mi spiace perchè era giovane, perchè era vulcanico, vitale.
Amava mettersi alla prova in diversi campi ed era sempre bravo, qualsiasi cosa intraprendesse.
Avrebbe ancora potuto stupirci moltissimo.
Ma tant'è... Non siamo noi che scegliamo dove e quando cambiare dimensione.
Me lo immagino nel blu del cielo, seduto su una nuvola tipo "poltrona sacco", che ci guarda, con quegli occhi azzurrissimi, scherzosi, sornioni...
Con l'espressione di uomo buono, che sorseggia un caffè caldissimo, come piaceva a lui, e che pensa. "Ma dove corrono tutte queste persone...Formichine impazzite...Tutte inquadrate... Ma come sto bene qui!!"

Il mio è un misero pensiero rivolto a Giorgio Faletti, ma racchiude affetto e rammarico.
Ciao a tutti e.....        
                              Buona vita !!!