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Martedì 24 Dicembre 2013











Ciao.
Dietro alla porticina numero 24 del Calendario dell'Avvento ci sono......
       
      gli  auguri


Auguri di vero cuore. Buon Natale.
Per chi crede, è il rinnovarsi di un evento che sta alla base del proprio credo, un mistero che si rinnova ogni anno.
Per chi non crede, spero sia comunque una "nascita".
La nascita, già di per sè, è un evento meraviglioso. un nuovo essere umano!
Prima non c'era, ora c'è.
Tutto è iniziato con poche cellule e poi è diventato corpo, cervello, cuore, sentimenti.
Il Natale dovrebbe far nascere in noi buoni sentimenti forse un pò appannati dalla quotidianità...
Dovrebbe farci guardare dentro, alla ricerca di quel bimbo che eravamo...
Dovrebbe farci capire che non è importante il panettone griffato, ma è importante avere cibo, casa, affetti, e di tutto questo essere riconoscenti.
Forse perchè il Natale arriva alla fine dell'anno, mi pare un pò un periodo di bilanci, di guardare indietro, cosa si è fatto, come si è vissuto...
E con il Natale, "nascita" appunto, far nascere in noi un essere diverso, un essere "come ci piacerebbe essere" e non come dobbiamo essere.
Va bè, dopo questo sermone simile a quello di un vecchio parroco di campagna, veniamo a noi, alle cose che urgono.
La carne sta macerando con cipolla, sedano, carote, alloro, pepe e vino.
Oggi la cuocerò e diventerà un brasato al Barbera.
Le castagne secche sono a mollo e oggi le cuocerò per il "monte bianco".
Brasato e monte bianco per me simboleggiano il Natale, e nonostante le intolleranze alimentari, me le posso permettere.
Basta sostituire la panna con quella vegetale: monta uguale e va bene così.
Le altre cose sono veloci da preparare e ci penserò stasera o domattina.
Che dire ancora, auguri auguri, da me, da mia figlia e dal nostro Pedro, che si è fatto fotografare con un berrettino natalizio rigorosamente hand-made.
Aveva l'aria di paziente sopportazione che assume quando lo tratto come un peluche.
E' il suo primo Natale e volevo immortalarlo.
Auguri,  Buon Natale    e ..... 
                                       Buona   vita !!!




Lunedì 23 Dicembre 2013







Ciao. E dietro alla porticina numero 23 del calendario dell'Avvento si cela..... 
    
un momento perfetto


Sì, ieri ho vissuto un momento perfetto.
Poichè sono rarissimi, ormai sono allenata, ho fiuto, li riconosco e li fisso nella mente e nel cuore.
Ero ad Alba, ieri verso il crepuscolo, nella Piazza del Duomo, che già è bella di suo.
C'erano braceri accesi, con legna che ardeva, scaldava e creava una bella atmosfera.
Ero con mia figlia, e questo aiuta molto.
Avevo in mano un bicchiere di profumato e fumante vin-brule', ed ascoltavo un concerto di un gruppo occitano che amo molto, i Lou Dalfin.
I colori, il sapore del vino, la musica antica ma viva e vivace....
Ecco, ho pensato, il mio Natale l'ho già avuto.
Il suono del violino, della fisarmonica, flauto, ghironda che si armonizzavano ed alternavano in antiche musiche provenzali, catalane, occitane, mi ha fatto veramente bene.
La formazione del gruppo non era quella solita ma con dei ragazzi giovanissimi, però Sergio Berardo sa interpretare i brani e ogni volta è una emozione.
Che dire, oggi è l'antivigilia....
Domani vi farò gli auguri postando una foto davvero speciale..
Buona giornata e...                        
                           Buona vita   !!!

Sabato 21 Dicembre 2013








Ciao. Dietro alla porticina numero 21 del Calendario dell'Avvento c'è...

              l'inverno

E' arrivato. Solstizio d'inverno, il giorno più corto.
Ci siamo.
Freddo pungente, natura che dorme.
Anche i sempreverdi, pur non perdendo le foglie, paiono in letargo.
Tempo di riposo, di un periodo per ricaricarsi per una nuova primavera.
Era così una volta in campagna.
In inverno si accudiva la cantina, travasando magari i vini, si aggiustavano attrezzi agricoli...
Mio padre faceva delle scope di saggina per tutto l'anno, mia madre cuciva e sferruzzava.
In inverno i lavori erano meno pesanti e mi ricordo che mio padre metteva su qualche chilo, che poi regolarmente perdeva in estate, quando il caldo e la fatica lo "prosciugavano".

Inverno.
Giornate corte, tramonti appena rosati, colori delicati in cielo e smorti sulla campagna.
Al mattino è tutto imbiancato di brina, i vetri delle macchine sotto casa sono gelati.
E' bello camminare, sentendo l'aria gelida che taglia il naso, ma godendo del tepore di berretto, sciarpa e guanti.
E' bello, dopo essere stati fuori, rientrare in casa al caldo. Bere un tè, una cioccolata.
E' bello cenare con una minestra o una vellutata fumanti.
E' bello bere un bicchiere di vino rosso, un buon Barbera che con i suoi 13,5°, riscalda corpo e anima.
E' bello alla sera dormire sotto un morbido piumone, sentire che il calore del proprio corpo non si disperde ma rimane sotto le coltri.
E' bello pensare che sarà prestissimo Natale e tanti bambini troveranno sotto l'albero proprio quello che desideravano.
E' bello fare qualcosa affinchè il Natale dei nostri cari sia un pò magico.

E' bello cercare in ogni stagione qualcosa da amare.
Buon fine settimana e .....   Buona   vita   !!!

Giovedì 19 Dicembre 2013








Ciao. Dietro alla porticina numero 19 del Calendario dell'Avvento c'è...
                     attesa

Attesa. Di cosa?
Da stamane, qui, di neve.
Infatti oggi niente sole, niente azzurro, ma un cielo grigio chiaro, lattescente....
Un freddo che è freddo ma non gelo...
Un senso di sospensione.
Si sente nell'aria un sentore di neve, una specie di odore, e si sa che arriverà.
Prima svogliati e sporadici fiocchi, che ballonzolando scendono giù, e poi fiocchi più fitti, gelidi e compatti, oppure radi e soffici, come batuffoli di bambagia.
Attesa.
Siamo a dicembre, si ricorda la nascita del Bambinello, quindi si aspetta quella notte magica, in cui promettere di essere più buoni, in cui i sogni dei bimbi si avverano.
Attesa che qualcosa di nuovo, di diverso, ovviamente di bello, succeda.
Attesa di un nuovo anno, con la curiosità di scoprire cosa si cela "dietro l'angolo", e poi capire che è tutto uguale all'anno vecchio....E scoprirsi a pensare "meno male, non è peggio!"
Abbiamo tante attese nella vita.
Penso sia questo nostro aspettarsi qualcosa, questa curiosità che fungono da  propulsore e ci fanno andare avanti.
Guai a non aspettarsi più nulla, sarebbe la morte dentro.
E mentre sto terminando questo breve post, fuori è iniziato a nevicare: fitto fitto, misto a pioggia.
Buon pomeriggio a tutti e...        
                          Buona    vita   !!!

Martedì 17 Dicembre 2013






Ciao ciao. Dietro alla porticina del Calendario dell'Avvento ci sono.... 
         gli ex colleghi-e


Nel corso di tanti anni lavorativi, con i miei spostamenti e quelli altrui, ho lavorato con moltissimi colleghi-e.
Arrivavi in una filiale che aveva un certo organico, stavi lì tre o quattro anni, e quando andavi via, c'erano altre persone, tutte diverse da quando eri arrivato.

Tra i colleghi si creava un equilibrio: ognuno apportava qualcosa per l'armonia o il disaccordo comune.
Se uno veniva trasferito ed arrivava una nuova persona, ci si doveva conoscere, e pian piano ristabilire un nuovo equilibrio, frutto anche del suo apporto.
Non vi era staticità.
Era come una boule de neige.
La neve è sul fondo, vedi distintamente quello che c'è dentro la sfera. Se la scuoti, la neve gira vorticosamente e poi ricade in basso, ma non sarà più uguale e prima.
Così nell'ufficio.
Una nuova persona portava scosse di assestamento e poi tranquillità; forse in meglio o forse in peggio, ma si creava una situazione diversa.
Con gli anni ho trovato persone buone e qualche, rarissima, persona malvagia. Ma cattiva per davvero, come non credevo esistessero. Amen.
Le persone che ti rimangono però, quelle che sono contenta quando le incontro, sono quelle vere.
Quelle che al di là della capacità lavorativa, conservavano autenticità e cuore.
Quelle che non avevano timore di mostrarsi per quello che erano: esseri umani e non appendici di macchinari e sistemi.
Bè, ciao a tutti, buona giornata e...  Buona   vita   !!!

Domenica 15 Dicembre 2013




                                                                                 

Ciao! Dietro alla porticina numero 15 del Calendario dell'Avvento c'è... o meglio ci sono...


                       donne

Donne, donne vere.
Ieri è stato l'ultimo incontro di Madama Knit a Torino.
Cos'è??
Un gruppo nutrito di donne, che da marzo a dicembre si trovano ogni primo sabato del mese a Palazzo Madama, a Torino appunto.
La maggior parte sono torinesi, ma 5 arriviamo dall'astigiano, ed una da Ivrea.
Tutte con la passione per la maglia, ferri o uncinetto.
Ci venivano forniti i filati, i tutorial, e noi confezionavamo guanti, berretti, sciarpe, portacellulare e porta pc.
Tutti oggetti poi venduti al book-shop del Museo.
Poi c'era il progetto comune: 11 stendardi da esporre a un lato di Palazzo Madama, tra finestre ad ogiva, lato Via Po.
Non ho foto, perchè la macchina fotografica è rimasta a casa, ma sul blog di Madama Knit presto verranno pubblicate.
Però, a parte il progetto riuscito benissimo e che darà un tocco di allegria e colore alla città in questo periodo natalizio, la cosa che più mi è rimasta dentro sono le persone.
Le organizzatrici che coordinano e tengono insieme il gruppo, e le knitters.
Donne spontanee, vere, ognuna col proprio fardello, i propri problemi, ovvio, ma desiderose di avere una mattinata per sè, una mattinata LEGGERA.
Dove se portano uno scaldacollo che hanno ideato, sono felici se qualcuna lo osserva con attenzione per poterlo copiare.
Dove si portano le proprie esperienze, e tra un diritto e un rovescio, si parla d'altro, di cucina, di salute, ma anche di famiglia, di politica.
E torno sempre a casa da questi incontri con il cuore meno pesante, la schiena un pò più dritta.
Ieri, mentre avevo tra le mani un calice di bollicine per il brindisi finale, ero un pò commossa, e cercavo di stamparmi bene nella mente i visi, per non dimenticarli, per tenerli con me.
Soprattutto con 3 signore della zona di Quattordio non voglio perdere i contatti.
Un caffè ogni tanto insieme, si può prendere.
Potremmo trovarci ad Asti per esempio.
Non è facile trovare persone con cui sentirsi in sintonia, e quando succede, è molto bello e non va sprecato.
Ciao a tutti, buona domenica e....            
                                 Buona vita !!!

Giovedì 12 Dicembre 2013








Ciao. Dietro alla porticina numero 12 del Calendario dell'Avvento ci sono......
   
   due scaldacollo

Li ho confezionati per regalarli a due bimbe.
Non so se piaceranno perchè anche i piccoli sono condizionati dalla pubblicità e dall'effimero...
Va bè, io li ho fatti con le migliori intenzioni.
Avevo visto il modello a un incontro di Madama Knit, a Torino.
Una signora ne aveva sferruzzato uno.
L'avevo ammirato e ha detto che potevamo copiarlo. E così ho fatto.
Quindi  " 2scaldacollo "  , depennati.
Ora mi rimane da terminare il mio golfino blu, e 2 sciarpe, ancora da iniziare, sempre per me.

La produzione continua, lo sferruzzamento non conosce tregua.
E ho anche avviato una produzione di frollini da colazione con farine alternative, visto che sono diventata intollerante a vari cibi, tra cui frumento e farro.
Le giornate trascorrono tranquille, i regali sono pronti, gli addobbi collocati, ma non sento l'atmosfera natalizia.
Un senso di fare le cose perchè vanno fatte, si sono sempre fatte, ma con il cuore un pò congelato. ...
Da qualche anno mi succede...
Magari tra qualche giorno mi sentirò più coinvolta. Nel caso ve lo farò sapere.
Buona giornata e.....  Buona   vita   !!!

Mercoledi 11 Dicembre 2013







Ciao.
Ieri mi scuso ma non ho scritto.
Dovevo fare un esame in ospedale, e tra l' agitazione e la FIFA vera e propria, non sapevo cosa scrivere.
Ma per fortuna tutto bene. Ah, un sospiro di sollievo.

Comunque dietro alla porticina numero 11 del Calendario dell'Avvento c'è....

l' Albero di Natale


Il nostro alberello, che sostituisce per quest'anno quello bello, grande e tradizionale che preparavamo.
Non voglio turbare l'armonia della casa, ora che abbiamo un felino.
E non voglio un gatto con una zampa lussata sotto un albero di Natale che si è tirato dietro.
E poi per un anno fare una cosa diversa è anche piacevole.

Questo l'avevamo preso a Manualmente.
Era un modellino in polistirolo formato da un gambo in mezzo e vari ripiani, come quei portatorta da matrimonio.
Avevamo anche preso qualche piccolissima decorazione, il resto, cercando, l'avevamo già in casa.
Disassemblando alcuni mazzetti chiudipacco sono venute fuori cose carine.
Abbiamo comperato lo stucco e domenica mia figlia si è cimentata.
Ha ammorbidito  lo stucco in un piattino con un pò d'acqua, così era più malleabile, lo ha spalmato, tipo neve, sui vari ripiani, fatto cadere della porporina, e collocato le piccole decorazioni sullo stucco ancora morbido.
Seccando, è rimasto tutto ben fermo.
A me piace: sembra un ibrido tra un albero di Natale ed una torta.
Ora vi saluto:incombenze da casalinga urgono.
Buona giornata a tutti e.... Buona   vita   !!!

Lunedì 9 Dicembre 2013






Ciao. Dietro alla porticina numero 9 del Calendario dell'Avvento c'è.....
          
        Pedro


Lui, il,nostro micino!!
All'anagrafe Cesar Pedro, per noi Pedro.
Inutile dire che per me è il secondogenito che non ho mai avuto e per mia figlia un fratellino.
Ora sta provando a prendere l'acqua dalla ciotola con una zampa e poi la lecca: come se bevesse con un cucchiaio incorporato.
Che dire... E' affettuoso, ma anche permaloso.
Giocherellone ma anche pigro. E' tante cose.
Un animaletto è un essere indifeso, e chi ce l'ha deve prendersene cura.
Il nostro affetto per lui è grande, e glielo diciamo pure, come se capisse!!!
Pensavo di essere arida, di non riuscire più a provare alcun sentimento, a parte quello materno, invece mi scopro capace di voler bene a un fagotto tutto pelo, occhioni arancioni e baffi.
La vita riserva sorprese.
Buona giornata e...  Buona   vita   !!!


Domenica 8 Dicembre 2013






E dietro lo sportellino numero 8 del Calendario dell'Avvento c'è....
     
     la domenica mattina



E precisamente la domenica mattina al mio paese.
Sono le uniche ore in cui c'è vita: un mattino e poi stop, tutta la settimana un semi-coprifuoco.
Ci sono le Messe, ora meno frequentate di un tempo, ma comunque ci sono.
Il mio paese è dislocato in varie "frazioni", spesso con negozio di "commestibili", per cui in paese-concentrico, come si diceva una volta, ci vengono solo di domenica mattina.
E poi c'è il mercato.
Quattro banchi di frutta e verdura, uno di ciabatte, un pollo-arrosto, un banco salumeria, un produttore di formaggi, un vecchio marocchino che aggiusta orologi e cambia le pile, due banchi di sementi-piantini-bulbi, qualche banco tutto a un Euro e vari banchi di abbigliamento gestiti da cinesi.
Tutto lì.
Il marocchino che cambia le pile ha anche un banchetto di vendita messo su 2 tavolini pieghevoli da campeggio.
Lui sta seduto su uno sgabello, con davanti un altro sgabello che funge da tavolo da lavoro.
Tutta la sua azienda sta su una utilitaria che tiene dietro al banco.
Quando piove, non scende, ma sta in auto.
Mi è capitato di dover cambiare la pila ad un orologio in un giorno di pioggia.
Ho bussato ai vetri, ha abbassato un pò il finestrino, ha eseguito il lavoro, mi ha ridato l'orologio, ho pagato, tutto attraverso dieci centimetri di finestrino abbassato.
Sono anche una fedelissima cliente del "formaggiaio".
Per chi lo desidera, vende anche il latte di mucca sfuso: basta portare una bottiglia, mettere la monetina et voilà,  scende un latte profumato e cremoso.
Produce formaggi usando latte di capra, pecora e mucca in diverse proporzioni, e poi ci sono le diverse stagionature.
Da quelli più asciutti, tipo castelmagno, passando per varie tome, robiole, stracchino, primo sale, ricotta, mozzarella, burro e yogurt. Un assortimento completo e genuino.
Spesso ha anche salami, farina di mais, noci, ceci, salsine a mostarde da accompagnare ai formaggi.
Insomma tutto quello che produce una bella azienda agricola.
Le brave massaie, entro le undici di mattina si sono già ritirate in casa a cucinare, mentre gli uomini bighellonano, chiacchierano, prendono un aperitivo e a mezzogiorno vanno a casa.
A mani vuote, tanto ci ha già pensato la moglie a trascinare a casa il latte, i formaggi, cinque chili di mele ed altrettanti di verdure varie....
Buona domenica a tutti e...         Buona   vita   !!!

Sabato 7 Dicembre 2013









Cosa c'è dietro alla porticina numero 7 del Calendario dell'Avvento?
         
         il fine settimana

Già, il fine settimana, atteso, desiderato, programmato...
E questo è un week end importante: comprende l'Immacolata.
A sentire certi tg, che in realtà non sono tg ma contenitori di gossip, pare che tutti vadano a sciare.
Parlano del "Ponte dell'Immacolata". Ma de che?
Sono un sabato e domenica come succede a ogni settimana.
Ci sono le primarie, per chi vuole votare, ma soprattutto ci sono due incombenze  che urgono: regali e addobbi.
Per chi non ha ancora acquistato i regali, sono le giornate per farlo, dato che non siamo all'ultimo minuto e non ci sarà confusione.
Anche se penso che quest'anno tanta ressa non ci sarà.
Regalini, pensierini proprio se non se ne può fare a meno, altrimenti si rimanda.
Si aspettano i SALDI, basta attendere un mesetto così non dissanguiamo il conto in banca.
Altra cosa da fare ASSOLUTAMENTE, sono gli addobbi in casa.
Quest'anno con il micio Pedro che gira in ogni dove, evitiamo il Presepe, altrimenti le mie statuine di più di 50 anni fa, potrebbero avere fine proprio in questo Natale.
Evitiamo anche il grande abete che addobbavamo: tutte quelle decorazioni colorate che pendono sarebbero una tentazione troppo forte per lui.
Mentre dormiamo potrebbe disfarlo e far finta che sia già l'Epifania, che tutte le decorazioni natalizie porta via!!
Metteremo un piccolo Presepe peruviano, qualche decorazione appesa e poi a MANUALMENE  lo scorso settembre, avevamo preso una specie di alberello in polistirolo, ma è da "fare".
Bisogna usare spatoline e stucco e domani ci proveremo.
Sarà una domenica casalinga per noi, dato che i regali sono già tutti pronti, salvo uno che sto ancora sferruzzando.
A parte gli addobbi abbiamo in previsione anche una bella cioccolata in tazza, nera, fondente, densa e con una spolverata di cannella o peperoncino, a piazèr !
Buon fine settimana e.....Buona   vita   !!!

Venerdì 6 Dicembre 2013










E dietro la porticina numero 6 del Calendario dell'Avvento c'è...
               un caffè

Come quello che sto bevendo ora.
Sebbene da più di un anno sia esodata dal lavoro, ho conservato la "pausa caffè".
E' una abitudine che mi è entrata nel DNA durante quasi 35 anni di lavoro.
Appena alzata, come sempre, faccio colazione.
Orzo o tè, con pane, o fette biscottate, o frollini, con marmellata o miele, e poi, verso le 10,30, il caffè.
Io lo ADORO e ne prenderei moltissime tazzine, ma devo limitarle, per cui le ho ridotte a tre: metà mattina, dopo pranzo e metà pomeriggio.
Quando lavoravo, se c'era la macchinetta in ufficio, andavo due o tre minuti nell'angolino dove era stata messa, in genere archivio, stanzini di servizio, tra gli scaffali, e bevevo questo mesto caffè solitario, e per quei pochi minuti pensavo a me, ai fatti miei, e poi tornavo al lavoro.
Sentivo che comunque avevo "staccato".
Se si era sprovvisti di macchinetta, si andava al bar.
Anche qui di corsa, perchè, facendo la cassa, non mi potevo allontanare per molto tempo.
A volte, uscendo, incrociavo un cliente che entrava e mi chiedeva: "Sta via molto?".
Il messaggio era chiaro: fai veloce.
Infatti i baristi che ho incontrato negli anni, ormai mi conoscevano e mentre ero ancora con la mano sulla porta mi avevano già messo in macchina un caffè, o mi davano quello appena fatto per un altro cliente che aveva più tempo.
Se quello protestava era il barista stesso che diceva che ero di fretta e dovevo tornare al lavoro.
Ora è diverso, tempi diversi.
Se sono in giro, vado in un bar e mi siedo, assaporo la mia tazzina e mi guardo attorno.
Capisco subito chi è in pausa caffè.
Gesti veloci: il caffè non è ancora preparato e già si è pagato e aperto la bustina dello zucchero.
Anche a casa mi godo il caffè di metà mattina.
Lo prendo con una puntina di zucchero, e faccio zuppetta con un frollino.
Così la beatitudine è raggiunta.

Buona giornata e...    Buona   vita   !!!

Giovedì 5 Dicembre 2013









Ciao. Dietro alla porticina numero 5 del Calendario dell'Avvento ci sono...
                       gomitoli

Gomitoli infatti.
Di lana, di cotone.
Il cotone sta in un grande cassetto, la lana in un grande cesto con coperchio, sul quale il gatto spesso dorme, ignaro che sotto di lui ci sia tutto quel ben di Dio che lo farebbe impazzire di felicità.
Infatti quando riesce a rubarmi un gomitolino, poi lo fa correre per tutta casa, riuscendo a creare intrecci incredibili.
Riesce a legare tra loro sedie, gambe di tavoli, piedini di poltrone...
E ci passa più volte, così che poi è impossibile venirne a capo.
Allora si taglia con le forbici e si butta. La lana, non il gatto. Ahahaha!
Va bè, anche lui deve giocare!
I gomitoli per me hanno altra valenza.
Significano creare qualcosa, con ferri o uncinetto.
E mentre si è lì, tra un dritto e un rovescio, o tra una maglia bassa e una catenella, la mente vola per conto suo, fluttua leggera.
Il succedersi dei punti....un dritto e un rovescio... funziona come un mantra che lenisce gli affanni e rasserena. Per lo meno per me è così.
E poi adoro creare qualcosa con le mani.
Ho sempre almeno due progetti iniziati e materiale e idee per tre o quattro.
E va bè, sono fatta così.
Nessuno è perfetto.
Buona giornata a tutti e........   Buona   vita   !!!

Mercoledì 4 Dicembre 2013







Buon giorno.
Porticina numero 4 del Calendario dell'Avvento, e dietro c'è....
                                                         
                            il sole

            Proprio il sole.
Fuori è freddo, molto freddo, ma c'è un sole luminoso, un cielo azzurrissimo.
Un post veloce, per dire che il più delle volte non ci accorgiamo di quanta bellezza ci circonda, essendo troppo occupati ed indaffarati.
Un cielo sereno ed un raggio di sole sono già un sorriso, il sorriso che ci manda l'universo, e noi dovremmo ricambiarlo.
E poi se funziona quel fenomeno che se tu sorridi a una persona, questa è portata a ricambiare...
Forse paio stucchevole con tutto questo "volemose bbene", ma in una società che ti bombarda di simboli natalizi per vendere vendere, una cosa che non costa nulla si può anche fare.
E magari funziona pure da ginnastica facciale. Ahahahahah!
Ciao, vado a pulire, tagliare a rondelle e surgelare dei porri, visto che ne avevo comperato un grosso mazzo e non li voglio buttare: ne avremo per tutto l'inverno, e che alito!!
Sono sentimentale ma sempre attenta al cibo.
Buona giornata a tutti e....  Buona   vita  !!!

Martedì 3 Dicembre 2013








Eccomi qua.
Porticina numero 3 del Calendario dell'Avvento. Dietro c'è......

          una    nonnina

Già, una nonnina. L'ho vista stamane negli uffici dell'Asl del paese.
Era bassa di statura, rotonda, con piedi piccoli e corti.
Aveva i capelli bianchi a ricciolini. Pareva che dopo aver tolto i bigodini non si fosse pettinata, lasciando i capelli a  cilindretti vuoti.
Parlava con chiunque e si sentiva l'accento del sud, accento imparato da bambina e non dimenticato nonostante i molti anni in questa nordica regione.
Era sorridente, serena.
Ha visto che c'era una coda di persone in attesa e ha detto  "Va bè, aspettiamo".
Poi l'ho sentita che parlava con una sua conoscente e le diceva che doveva ritirare " Le nàlesi".
Cioè l'esito dell'esame del sangue, le analisi.
Si rammaricava un pochino che fossero quasi le 11 e lei non si era ancora messa su il pranzo, a quanto pareva, per lei sola!!!
Mi è venuto da sorridere e pensavo alla diversa concezione del TEMPO, che si ha, nei vari periodi della vita.
Da bambini le giornate sono lunghe, le vacanze estive lunghissime, e il tempo non passa mai.
Stessa cosa quando si cresce e si aspetta il permesso di uscire con gli amici, o si deve prendere la patente. Poi il tempo vola, inspiegabilmente non basta mai.
Casa, lavoro, bimbi, genitori....
Tutto frenetico, tutto un cercare di incastrare i vari impegni, così che ogni giornata non ha uno spazio libero, ma solo tesserine fitte fitte nel mosaico delle 24 ore.
E così si corre, ci si affanna, ci si stressa.
Poi arriva la vecchiaia, con tempi diventati calmi, dilatati.
Il pensiero di quella nonnina era il pranzo.
Erano quasi le 11 e il suo pranzo era ancora da preparare!
E mi sono ricordata di mia nonna Cate, che alle 9,30 stava già preparando le verdure per il minestrone.
Ho rivisto i suoi gesti, la piccola crocchia, gli orecchini d'oro rosa fatti a quadrifoglio, con una pietrina rossa al centro.
Abiti sempre scuri, in ogni stagione, e un lavoro a maglia sempre pronto sul cuscino del seggiolone di vimini, che era la SUA  sedia.
Tempi lunghi, tempi legati al ciclo delle stagioni in una campagna povera, gesti sempre uguali, legati al cibo, alla casa e alla famiglia.
Va bè, spero di non avervi annoiati troppo e...

                                                              Buona   vita !!!

Lunedì 2 Dicembre 2013









Ciao, secondo sportellino del Calendario dell'Avvento.
Cosa nasconderà?
                                            Biscottini
 

Vi segnalo una ricetta di biscottini gluten-free, che però possono mangiare tutti, che sono veloci da fare e di sicura riuscita.
Sono buoni inzuppati nel caffè, nel tè, o nel latte.
Se non avete un dolcino come fine pasto, potete unirne 2 con in mezzo marmellata o cioccolata spalmabile. Non diventano stucchevoli perchè sono poco dolci.

BISCOTTI COLAZIONE CON FARINA D'AVENA
INGREDIENTI:
  • 230 di farina di avena
  • 80 g di zucchero di canna
  • 60 g di burro morbido
  • 1 uovo
  • 8 g di lievito per dolci
  • qualche goccia di essenza di vaniglia o una bustina di Vanillina
  • 1 cucchiaio di yogurt (se necessita)
In una terrina, versate lo zucchero di canna, aggiungete l'uovo, il burro morbido e le gocce di essenza di vaniglia, mescolate.
Unite la farina setacciata con il lievito ed impastate tutti gli ingredienti; se il composto risultasse troppo asciutto, potete aggiungere un cucchiaio di yogurt. 
Trasferite il composto sulla spianatoia infarinata, impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo,  e con un mattarello stendete l'impasto (5-6 mm di spessore) e tagliate dei dischi. o altre forme a piacimento.
Disponete i dischi su una placca rivestita di carta forno e cuocete a 175° per 10 minuti (forno preriscaldato).
Fate raffreddare e conservate i biscotti in una scatola di latta.  

Ecco qua, ricettina veloce e facile.
La prossima volta che li farò vorrei provare a mettere qualche spezia e tagliarli con gli stampini natalizi, così avrò biscottini senza glutine ma in tema con il periodo.
Ciao a tutti e...
                                               Buona    vita   !!!
                                   
                                                             

Domenica 1° Dicembre 2013







E siamo arrivati al 1° dicembre.
Prima porticina del Calendario dell'Avvento.
Cosa celerà??
                            Cioccolato

Venerdì scorso sono stata a Torino a  "Cioccolatò", manifestazione su questo cibo sublime.
Già preferivo quello fondente, ma ora ho scoperto di avere una bella sfilza di intolleranze alimentari, tra cui il latte e il frumento, per cui il cioccolato bello nero ed amaro è un dolce che mi posso tranquillamente concedere.
Ora poi che siamo quasi in inverno, dico quasi ma qui fuori c'è la neve, la cioccolata in tazza è l'ideale. Scalda le mani, lo stomaco e il cuore. 
A me piace densa, nera e con peperoncino.
Già il profumo del cacao è una sinfonia.

Spesso qui vicino, ad Alba, stanno lavorando il cacao per farne una notissima crema spalmabile. 
Ebbene, l'aria è intrisa di profumo, pare di essere dentro una enorme tazza di cioccolata soave  ed invitante.

Ho dei ricordi d'infanzia, quando a volte la merenda era una "rosetta" di pane e un grosso quadrotto di cioccolato. 
Capitava raramente ed era una festa. 
Era più facile avere pane e marmellata che faceva mia madre, o robiola, che faceva mia madre...
Si cercava di fare tutto in casa. 
Erano i prima anni '60 e si era in campagna.

Ora i tempi sono diversi, possiamo avere tutto ogni volta che lo desideriamo, ma ho conservato molto rispetto e "devozione" per il cibo.
Mi piace prepararlo, provare ricette ma con una piccola variante, per vedere l'esperimento, per scoprire cosa ne viene fuori.

Fuori è freddo, con cielo azzurro e il sole: stanotte gelerà.
I pacchi dei regali quest'anno sono stati preparati con un anticipo impressionante, conoscendomi.
Ma la mia figliola mi ha detto che sto sempre a rimandare, che se una cosa va fatta, meglio farla così non ci si pensa più... 
Le ho dato ascolto e ne sono contenta.
Ciao a tutti per una nuova porticina del Calendario dell'Avvento e...
                                                    
                                                            Buona    vita   !!!
                

Venerdì 15 Novembre 2013





Cadi, foglia, cadi; appassite, fiori;

allungati, o notte, e accorciati, giorno;

ogni foglia mi parla di pace soave

staccandosi con un sussurro dall'albero autunnale.
                                         
                                      ( Emily Bronte )                                            



Ciao, autunno inoltrato ma che fino ad ora è stato magnanimo.
Mi sto godendo la stagione che più amo e mi tengo occupata.

Pedro, il nostro gatto, ormai ha otto mesi ed ha scoperto il lavabo del bagno.
Ci salta dentro, si inzuppa le zampe e poi si lava il viso, dalle orecchie al naso, uno spettacolo.
E' una grande compagnia e sono moooooolto contenta di averlo.

Sto sferruzzando, cucendo, riciclando.
Ho sempre detestato le spreco, l'usa e getta, ed ora più che mai non mi pare il momento di scialare.
E poi nel lavoro manuale mi diverto molto.

L'autunno poi mi porta a stipare dispensa e congelatore.
Ieri ho congelato tante scatoline di ragù, del merluzzo già tagliato e dissalato, dei porri  tagliati a rondelle e dei broccoli pronti da cuocere.
Domenica scorsa, alla Fiera di San Martino a Cherasco abbiamo acquistato cibarie varie, mieli, barbera chinato, e frutta e verdura direttamente dai produttori.
A cena di sera spesso facciamo vellutate di zucca o porri.
Buone, calde e confortanti.

La vita scorre normale, tranquilla.
Pare noiosa e banale, ma poi, quando magari subentrano una malattia o un problema grosso, si rimpiangono questi periodi calmi.

Proseguo la collaborazione con Madama Knit, a Palazzo Madama di Torino.
Quest'anno, al lato Via Po del Palazzo, saranno appesi tra le finestre ad ogiva dell'ultimo piano, 11 stendardi fatti a maglia, colorati ed allegri.
Il nostro augurio di buon tutto ai torinesi e ai turisti.

Bene, ho fatto una breve cronaca.
In questo periodo scrivo poco.
Mi pare di non aver nulla di interessante da dire, che tutto sia già stato detto.
Buon Autunno e...  Buona    vita   !!!


Giovedì 17 Ottobre 2013





Ed eccomi qui, a raccontare di un 
magical autumn afternoon.

Ieri pomeriggio nello specifico.
Dato che il cielo, dopo il nebbione mattutino, era terso, l'aria tiepidina e nessuna avvisaglia nemmeno lontanissima di pioggia, con mia figlia si è deciso di andare a "salutare" la bella stagione ormai terminata e dare il benvenuto all'autunno.
Dove? Nel parco del Castello Sabaudo di Racconigi.
Parco bellissimo, con alberi secolari, laghetto, costruzioni d'epoca, ruscelletti, ponticelli, panchine, mucche al pascolo in un prato,uccellini, la bellissima Margaria e le cicogne.
Quest'ultime ieri non c'erano più, forse saranno già partite?
Comunque quest'anno le avevamo già viste 2 volte, e sentito il tac-tac che fanno col becco.
Una caratteristica di questo parco sono gli scoiattoli: tantissimi, indaffarati e non particolarmente paurosi.
Purtroppo non sono quelli rossicci, ma quelli grigi, pazienza.
Ieri, essendo un giorno feriale, il parco era semideserto, e loro scorrazzavano indisturbati...
Si rincorrevano e si arrampicavano...
Probabilmente rifornivano la dispensa per l'inverno.
Si stava proprio bene a passeggiare tra quegli alberi.
C'era un venticello dolce e tiepido che faceva cadere a terra la foglie già ingiallite, ed era bellissimo: come una leggera pioggia d'oro in lontananza.
Ma il TOP è venuto dopo.
Quando sono in quel parco, mi piace abbracciare un albero, uno qualsiasi, o anche solo appoggiare il palmo delle mani sul tronco.
Mi sembra di sentire la linfa che scorre, la potenza della vita che dal terreno sale a nutrire anche la fogliolina posta più in alto.
E così ho fatto ieri.
Poi, non paga, quando stavamo quasi per uscire, ho visto un grande albero con una corteccia scura e rugosa
e ho deciso di appoggiare una mano anche su quel tronco.
E lì, MIRACOLO!!!!!!!!!!!!!!!!
C'erano decine e decine di coccinelle.
Di tutte le dimensioni, che camminavano su e giù sulla corteccia.
Ho fatto il giro attorno e ce n'erano da ogni lato.
E contro-sole, ormai già un pò basso, ne arrivavano moltissime in volo, e si sono posate su di noi.
Ne avevamo sui capelli, sulla giacca, sui pantaloni, sulla borsa...
Tantissime, tutte addosso.
E' stato bello, come una benedizione di Madre Natura.
Ho sentito di aver vissuto un magico pomeriggio autunnale.
Poi ci era preso un certo languorino e per tornare a casa ci voleva un'oretta....
Che fare?
Ma sì, l'ultimo gelato della stagione.
Io coppetta zabaione e tiramisù, mia figlia idem ma con aggiunta di panna...
Se si deve peccare, che peccato sia!!
Così siamo tornate a casa con spirito e corpo rinfrancati, ed alla sera pensavo che non ci vuole poi molto per trascorrere ore meravigliose...
Basta saper cogliere ed apprezzare il meglio che ci circonda.
Perchè spesso lo dimentico??
Va bè, la perfezione non abita qui.
Buon autunno e... Buona   vita  !!!

Sabato 21 Settembre 2013

                                                                        




                                                                         Ciao ciao. 
Sono tornata in settimana dal mare. 
Ultima vacanza del 2013, giornate che mi scalderanno il cuore in inverno.
Infatti, quando sopraggiungerà la tristezza, io penserò alle giornate di mare settembrine, quando camminavo con l'acqua a metà polpaccio, sentivo il fresco dell'acqua sulle gambe, i piccoli solchi che le onde scavano nella sabbia sotto le piante dei piedi, e sulle spalle il tepore del sole.

Solo a fine estate io mi godo per davvero il mare, perchè il sole non scotta più, la temperatura è gradevole, e la maggior parte dei turisti sono già tornati a casa.

Ora siamo in AUTUNNO, stagione che adoro.

Ho un senso di stipare le provviste per l'inverno, tipo formichina,  infatti ho  fatto la marmellata di fichi e ieri a Bra, per "CHEESE", ho fatto scorta di formaggi, mieli e conserve varie da accompagnare ai formaggi durante l'inverno.

Ma l'inizio dell'autunno è per me un vero e proprio INIZIO di qualcosa, come quando si andava a scuola.
Matite ben temperate, libri con quell'inconfondibile profumo di nuovo, di stampa...
Quindi nuove idee, nuovi progetti, nuovi buoni propositi....
Così, oltre al cambio degli armadi, che farò domani e che aborro, mi sono accorta di avere tre lavori iniziati.
- Un golfino di cotone bordeau, che devo solamente cucire e bordare e poi lo metterò via per la prossima estate
- Parti dello stendardo per l'iniziativa di Madama Knit, a Palazzo Madama
- Una giacchina di lana blu ai ferri, tipo "Chanel"

Troppa carne al fuoco!!
Ma la cosa importante è sentirsi bene. 
Ad inizio settembre ho avuto problemi di salute e quando non si sta bene, tutto il resto perde significato.
Ora mi sento meglio e c'è tanta voglia di FARE.
Vi terrò informati sui progressi che faranno i miei progetti di vita domestica ed hobbistica, piccole cose che riempiono e fanno serene le giornate.
Ciao carissimi, buon autunno e... Buona   vita !!!


Venerdì 30 Agosto 2013



Ciao.
Agosto ormai è finito e sento l'autunno che arriva pian piano.
E' la mia stagione preferita e la attendo gioiosamente.

Forse è legato alla scuola, ma per me, settembre è un inizio.
Ci si prepara a qualcosa di nuovo.
E così penso, penso assai.
Proprio ieri riflettevo sullo scrivere, il senso che ha per me farlo, la gioia che mi dà l'essere riuscita a mettere in fila le frasi giuste per esprimere quello che avevo nel cuore e nella mente.

Quando ero bambina, alla classica domanda riguardo a cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande, io rispondevo "la poetessa".
Con l'adolescenza infatti ho iniziato a scrivere poesie; ovviamente, vista l'età, erano drammatiche, plateali...
Poi ho preferito leggere le poesie di altri.
E sempre da ragazza quindi leggevo Pavese, Alfonso Gatto, Neruda ed altri.

Poi mi sono appassionata alla prosa, al diario, al racconto, alle fiabe.
Ho iniziato varie cose, ma giacciono incompiute.
Mi sono sempre ripromessa che quando fossi stata fuori dall' attività lavorativa, avrei avuto un sacco di tempo da dedicare alla scrittura.
Ora mi accorgo di anteporre sempre un mare di altre cose, e per lo scrivere non rimane tempo.
Allora ho pensato e ripensato a questo mio atteggiamento e sono arrivata ad una conclusione.
 Ho     paura.

Paura di non essere capace.

Fino a quando la mia voglia di scrivere era un desiderio difficile da realizzare, ero convinta di essere brava e di saper mettere su carta chissà che.
Ora che non ho più alibi, che potrei mettermi alla prova, ho paura.
Paura di non saper terminare le mia fiabe e i miei racconti, paura di non saper trasmettere nulla a qualcuno se mai leggerà.
Quindi il mio sogno crollerebbe, e sarebbe un fallimento totale.
Nel mio cassetto segreto non ci sarebbe più un sogno da custodire con affetto, ma solo cenere.
Però lo scrivere mi fa stare bene, veramente bene.

Una amica un giorno mi diceva che lei stava bene, veramente bene, quando ballava.
E aveva fatto corsi e spettacoli di tip tap, flamenco, tango.
E ballando era felice.

Quindi d'ora in poi voglio trovare il tempo per scrivere, anche se avrò il timore di mettere giù solo stupidaggini...
Lo farò per me.
Dovrò allontanare dalla mente il pensiero che se qualcuno leggesse magari penserebbe che sono uno zero, devo farlo  per me stessa, per me sola.

Ecco, questo sarà il mio proposito per l'autunno in arrivo, per andare incontro alla stagione che adoro con progetti nuovi.
Ciao, a presto e... Buona    Vita !

Sabato 17 Agosto 2013





                              Ciao ciao. Questo è Zefirino, ferma-finestra nato il giorno di Ferragosto.


Avevo copiato il tutorial da un blog che seguo, con l'idea di farlo (grazie amica blogger di cui ora non ricordo il nome!!!).
Così giovedì scorso ho radunato l'occorrente e mi sono cimentata.
Materiale:
una vecchia camicia bianca
una vecchia camicia a righe
una vecchia giacca di panno viola
2 bottoni trovati nella scatola dei bottoni recuperati da capi ormai buttati
colla, ago, filo, forbici, spilli e ditale.
Per l'imbottitura un pò di cotone idrofilo e la sabbietta  del gatto, quella non agglomerante, che ci hanno regalato ma che non usiamo.

Più riciclo creativo di così!!!
Mi sono anche divertita!!!
Alla faccia di tutta quella gente che si annoia tra un happy-hour e l'altro.

Intanto ferragosto è passato, e al mattino c'è quell'aria frizzantina che mi dice che l'autunno è lontano ma già in cammino.

Alla sera a volte andiamo a cena fuori e poi cinema all'aperto a vedere film della stagione scorsa o di 2 anni fa, che ci eravamo perse.
Così, senza stress, concedendoci piccoli piaceri.

Oggi pomeriggio sono andata ad Alba.
Seduta nel dehor di un bar, guardavo la varia umanità.
Alba è una cittadina che adoro. Pare sempre un luogo di villeggiatura.
I turisti, soprattutto tedeschi e svizzeri, ma ho notato anche americani, gustano i nostri vini deliziosi, accompagnati da stuzzichini appetitosi, fettine di toma, robioline mature, salumi profumati.
Bevono bevono e poi, belli rubizzi, ridono moltissimo.
Direi che è un turismo eno-gastronomico, ma ben venga.
E poi affollano i negozietti di specialità langarole, e si portano a casa un ricordo della vacanza che gusteranno con assoluto piacere.

Ho fatto anche shopping: un abito verde menta di cotone scontato del 70%.
Era da tanto che desideravo un abito così VERDE, ma ero un pò titubante.
Ora visto che la spesa era contenuta, ho fatto la pazzia.

Sono stata una da nero assoluto per anni.
In inverno ho 2 cassetti zeppi di maglioncini neri: sembrano tutti uguali ma non è così e  li riconosco al tatto.
Ora mi sono un pò stancata ed ho voglia di colore.
L'altro giorno ho messo jeans bianchi e casacchina color fragola: parevo una enorme coppa gelato fior di latte/fragola.
E allora?
Ho voglia di colore e dato che non sono una donna da mezze misure, se è nero è solo nero, ma se è colore...
Che colore sia, brillante e smagliante.
A presto e...                    
                          Buona vita !!!

Lunedì 5 Agosto 2013






Quando ero bambina  si aspettava la domenica per comprare l'anguria.
Veniva in piazza una signore con un camioncino e prima di vendertela faceva con un coltellaccio una specie di tassello: un quadratino nella buccia che finiva a piramide nella polpa.
La assaggiavi a poi la compravi.
Vedevo dalla finestra mio padre che arrivava a grandi passi verso casa con l'anguria sotto il braccio.
Che goduria!!
Il frigorifero era piccolo, l'anguria enorme, per cui si teneva in cantina, che era sottoterra, in un piccolo stipo tutto di rete metallica.
Così fosse arrivato qualche topino non avrebbe potuto nemmeno sfiorarla.

Poi si beveva acqua e menta.
Mia madre comprava "L'Estratto Bertolini", con cui faceva lo sciroppo.
Bastava aggiungere un litro d'acqua bollente in cui si era sciolto dello zucchero e si otteneva uno sciroppo  verdissimo e denso, ideale da miscelare all'acqua.

Per variare la solita acqua si creavano bollicine: si faceva l'acqua "vichy", così la chiamavamo.
C'erano delle bustine, Idrolitina o Salitina, che si aggiungevano ad un litro d'acqua messo in una bottiglia di vetro con chiusura  ermetica, con un gommino per non fare uscire gas.
Si versava la prima bustina, che si depositava e non faceva nulla.
Appena versata la seconda, iniziava  a crearsi effervescenza, per cui bisognava essere veloci a chiudere il tappo.

Altra bevanda era aggiungere all'acqua la "Magnesia Brioschi", che tra l'altro acquisto ancora ora.

Le bibite a casa non si bevevano, al massimo una gazzosa al bar.

Agosto era anche il mese in cui mia madre metteva via le uova per l'inverno.
Inspiegabilmente si conservavano.
Usava solo quelle della "luna d'agosto".
Aveva un piccolo baule di legno, sul cui fondo metteva uno strato di grano, semplici chicchi di grano ottenuti il mese prima dalla trebbiatura.
Poi uno strato di uova, ben distanziate, poi un nuovo strato di grano, e sempre così fino alla chiusura. In inverno mi piaceva immergere le mani nel grano per cercare le uova: si cucinavano ed erano perfette.

A pensarci pare che la mia infanzia risalga al giurassico.
La mentalità era questa: si doveva fare il più possibile "in casa", senza spendere soldi.
Se ci penso, con gli anni, invece, si è arrivati ad acquistare, usare e buttare.

Un piccolo passo indietro, prendendo coscienza che le risorse non sono infinite non è malaccio.

Un tempo si risparmiava più che si poteva, ma non era tirchieria.
Si arrivava dalla guerra, dal non avere NULLA, nemmeno di che sfamarsi, per cui se c'era qualche soldino si metteva da parte.
Fossero arrivati momenti duri, magari malattie, o perdita del raccolto di un anno per una grandinata violenta, c'era questa piccola scorta a cui attingere.

A presto, magari ritornerò a parlare dell'agosto dei primissimi anni '60 qui "in fondo alla campagna", sperando di non tediarvi troppo: fa già così caldo!!
Ciao e... Buona    Vita !!!

Giovedì 1° Agosto 2013












Ciao ciao.
Non è che abbia molto da dire, ma volevo, con un post, salutare questo nuovo mese.
Non lo amo, perchè è caldo, afoso,  ma è quello che ci traghetta verso il  dolce settembre, quindi serve anche agosto.

Sulle riviste mensili di agosto, tipo Elle o Marie Claire, nel numero 8 in genere ci sono già i supplementi con le sfilate di moda autunno-inverno.
Non sono una modaiola, ma sfogliare quegli allegati, con maglioni e cappotti, mi fa pensare che l'autunno è ancora lontano ma si è incamminato.
E questo per me che soffro il caldo, è un pensiero mooooooolto consolatorio.

Comunque agosto è mese di sagre di paese, di angurie, granite.

Quando ero bambina, in questo mese mia madre era costantemente accaldata e stravolta a furia di stare a sorvegliare pentoloni con le preparazioni per l'inverno.
Pesche e susine sciroppate; marmellate; passate di pomodori; vasetti con tante verdure a pezzetti  e pomodori, chiamate "antipasto".
In inverno, si apriva un vasetto, si aggiungeva del tonno sott'olio, e voilà, l'antipasto era pronto.

Anche il balcone risente della calura, allora bisogna anche concimare e ripulire dalle foglie secche ormai cadute.
Ho raccolto origano, timo, menta e erba di San Pietro e li ho fatti seccare: in inverno serviranno ad insaporire.
Non ho ancora fatto marmellate... La farò di arance, in autunno inoltrato, quando stare vicino ad una pentola che sobbolle sarà piacevole.
Anche in cucina seguo la stagionalità, quindi prosciutto e melone, insalata di riso, dolci freddi, carpionata, caprese... Il tutto accompagnato da una buona birra o un fresco vino bianco.
Buon agosto a tutti e....  Buona    Vita !!!

Lunedì 29 Luglio 2013

Ciao.
Prima è venuto un temporale ed ha rinfrescato un pò e dai 30° fissi in casa, siamo passati a 29 scarsi.
Ho anche acceso il forno.

Il fatto è che identifico molto le stagioni, i mesi, con certi cibi.
Per esempio Natale mi evoca brasato e Monte bianco come dolce.
L'autunno una bella polenta con spezzatino e salsiccia...
Uno dei cibi dell'estate, per me, sono le pesche ripiene.
Ho letto varie ricette, ho modificato, ed è venuto fuori questo.

PESCHE RIPIENE

5 pesche
gr. 100 amaretti
2 cucchiai zucchero bianco
2 cucchiai cacao amaro
2 tuorli
2 cucchiai liquore (amaretto o rum), facoltativi
un pò di latte
un pò di zucchero di canna

Ho lavato le pesche, tagliate in metà, tolto il nocciolo e scavate un pò con un cucchiaino.
In una ciotola ho messo gli amaretti pestati, lo zucchero bianco, il cacao, i 2 tuorli e il liquore. 
Ho aggiustato di latte per avere un impasto omogeneo ma abbastanza sodo.
Ho riempito l'incavo delle pesche e spolverizzato con zucchero di canna. 
Le ho poi messe in una teglia su carta da forno.
Cottura 10 minuti a 175° e 30 minuti a 160°.
Dato che era avanzato del ripieno, ho aggiunto mezzo cucchiaio di farina, la polpa che avevo tolto alle pesche precedentemente ed una pesca a pezzetti. 
Ho riempito delle formine in silicone, quelle da piccoli muffins e ho messo le tortine a cuocere con le pesche.
Buone!!!
Purtroppo non ho foto perchè oggi il trasferimento da fotocamera a pc non ne vuol proprio sapere.

Per il resto è estate, pomodorini raccolti sul balcone 64.
Ne abbiamo usati un pò per saltare la pasta a cui  abbiamo aggiunto, dopo, un pochino di pesto fatto col nostro basilico: ultrabuono.

Combatto il caldo con il cibo, leggero, estivo, ma saporito.
A presto  e.....  Buona   vita !!!


Domenica 14 Luglio 2013





Pomeriggio estivo.
Caldo, senso di soffocamento, frangia appiccicata alla fronte...
Ma quando arriva novembre?
Quest'anno il caldo si è fatto desiderare, e un pò lo desideravo anch'io...
Ma ora ho constatato che esiste, quindi basta, ne faccio a meno.
Mi alzo presto al mattino, e poi dopo pranzo faccio spesso la pennica!!!
Tutto per cercare di godermi le ore di fresco ed annullarmi nei picchi di calore.
Ed ora mi trovo immersa in questo pomeriggio estivo e mi vengono in mente tante domeniche estive di quando ero una ragazza.
Se stavo in casa, mi prendeva una gran malinconia...
Allora c'era il chioschetto nel parco o il bar sottocasa... Partite a scala quaranta o a sette e mezzo...
Ghiaccioli all'anice, belli azzurri...
E la sensazione che il mondo intero fosse al mare, a divertirsi tra onde a ombrelloni...

La canzone "Azzurro" di Paolo Conte oppure  "Una giornata al mare" sempre di Conte, rendono veramente l'idea delle sensazioni e dei pensieri di noi giovani  ...in fondo alla campagna.

Da ragazza l'estate pareva lunghissima...
Le vacanze scolastiche erano di 3 mesi e mezzo.
I miei genitori lavoravano in campagna e da bambina, dato che non si fidavano a lasciarmi a casa da sola, mi portavano con loro.
Mi sedevo su una coperta sotto degli alberi e cucivo vestitini alla bambola.
Mi portavo stoffe, aghi, spilli, fili, forbici, ditale..
Ogni tanto alzavo gli occhi dal mio lavoro e vedevo spuntare tra i filari i cappelli di paglia di mamma e papà, e me ne stavo lì tranquilla.
A metà pomeriggio mi raggiungevano all'ombra e si faceva merenda.
Al calar del sole si tornava a casa: giornate eterne.
Forse è una particolare inclinazione del mio carattere, ma l'estate mi dà sempre un senso di perdita, di tristezza...
Va bè, ora mi preparo un caffè, che va bene ad ogni stagione.
Un abbraccio e....   Buona    Vita   !!!

Mercoledì 3 Luglio 2013






                                 



Ciao, ed eccomi qua, ormai finita la vacanza ed immersa nella routine casalinga.

Al mare, la scorsa settimana, il tempo non è stato sempre bello: una alternanza.
Non ho potuto fare tutte le passeggiate sulla battigia che avevo programmato, ma ho camminato moltissimo "all'asciutto".

Ormai siamo a pieno titolo in estate, ma quest'anno è anomala.
Per me che non amo il caldo, la situazione è più vivibile e non mi lamento, ma se andiamo avanti così non matureranno i miei pomodorini!!!
Per ora il raccolto si limita a n. 3 esemplari.

Comunque nonostante il sole  non sempre dardeggiasse, in vacanza sono stata bene e non ho mai pensato di anticipare il rientro (lo scorso anno l'ho non solo pensato ma anche fatto).

Mi mancava Pedro però, il micio di casa.
Temevo mi dimenticasse e gli facevo sentire la mia  voce al telefono.
Non mi ha dimenticata, mi vuole sempre bene e mi fa ron-ron.
E' veramente buono: si fa spazzolare e tagliare le unghie senza protestare troppo.
Speriamo duri questo suo buon carattere.

In spiaggia mi divertivo a guardare la varia umanità.

Nonnini con costumi a slippino, di lycra bianca...
Costumi già molto vissuti e con  il tessuto cedevole e rilassato, per cui i gioielli di famiglia erano in caduta libera...
E non era un bel vedere...

E poi signore over- over 50 che, temendo di essere diventate invisibili, esibivano bikini tutti glitterati, con paillettes e lustrini che luccicavano al sole.

Anche da una panchina si potevano vedere cose interessanti...

Ho visto una coppia, un lui di circa 65 anni e una lei di circa 35.
Camminavano abbracciati.
Ad un tratto lui cerca di baciarla...
Lei non pare tanto dell'idea, allora trovandosi il viso di lui così vicino cosa fa? Gli spreme un puntino nero sul naso!!!

Altra cosa carina.
Due bimbi con mamma che sta parlando al cellulare.
Mentre aspettano, il più grande, circa 3 anni, infila un ditino nell'orecchio del fratello sul passeggino. Ravana un pò e poi mangia ciò che ha recuperato.

Va bè che di sti tempi non si butta via nulla e si risparmia pure sul cibo, però.....
Ciao a tutti, a presto e....  Buona   vita   !!!







                                                                                                       Giovedì    20    Giugno    2013



Eccomi qua....
E che caldo, che afa, che sole....

Non amo il caldo, ma quest'anno abbiamo avuto una primavera così fredda e praticamente inesistente, che il sole lo desideravo proprio.
Il fatto è che mi toglie ogni forza ed entusiasmo, per cui alla sera vado a letto presto e chi s'è visto s'è visto.

Il gattino di casa, Pedro, sta mostrando il suo carattere affettuoso e ci crea nuove abitudini.
Al mattino, quando apro la porta della camera da letto, lui è nell'ingresso che aspetta.
Mi viene incontro, e allora bisogna prenderlo in braccio, con la testina appoggiata al viso, parlargli, e carezze e bacini sul testolino.
Da parte sua, fa le fusa, lecca le mani e sta vicino vicino, ben appiccicato.
Poi, se vado in bagno, viene anche lui, se vado a fare colazione la fa pure lui: uno spasso.
Poi si gioca, così corre, salta a fa un sacco di movimento.
Al pomeriggio è quasi tutta una siesta, (da qui il suo nome), e quando si va a letto lui riprende a giocare, ma per conto suo.
Tutto il cerimoniale mattutino viene ripetuto con mia figlia.
Mi sono proprio innamorata di questo piccolino peloso.
Vedremo la pet-therapy se funzionerà o no.
Ora andrò qualche giorno al mare e mi spiace lasciarlo!
Lui sarà accudito ed amato da mia figlia, ma ormai sono abituata a stringere questo essere così tenero ed indifeso!

Va bè ragazze, mi aspetta la prova costume....
Ahahahahahahah = risata fragorosa!!!
Volevo acquistare un costume intero, ma quelli che vedo sulle riviste, mooooolto carini, costano come il mio budget stagionale per il guardaroba, scarpe comprese.
Quelli più accessibili erano tristi, bruttini...
Così metterò i bikini degli scorsi anni, con i rotolini e salamotti ben in vista....
Una mia amica diceva che dopo i 50 anni pare si diventi invisibili perchè nessuno ci nota più.... Benissimo: chi vedrà i rotolini  di ciccetta??
E poi li ho fatti crescere con tanto amore, con cioccolato di prima qualità, lasagne al forno casalinghe, focaccia ligure, affettati emiliani...
Insomma rotolini con un loro bel perchè.
Arrivederci a presto e.....   Buona vita !!!




                                               Lunedì    27    Maggio    2013


Ta-da!!!!!!!

Et voilà:   le chat!!
Ecco a voi il nuovo componente della nostra famiglia:  Pedro, o meglio Cesar Pedro.

Lo scorso inverno gironzolando in internet, avevo trovato la foto di un gatto con le orecchie piegate in avanti.
Questa caratteristica mi incuriosì e feci qualche ricerca.
E' uno Scottish Fold, razza nota qui in Europa  solo dal 1960 circa, caratterizzata dalla piega delle orecchie, occhi grandi e tondi, testa tonda, corpo massiccio.
                                                                Ma soprattutto un gatto mansueto, buono, affettuoso e che tiene compagnia.                  
Mi è parso l'ideale per farlo vivere in un appartamento.
Anni fa avevamo una gattina, ma credeva di essere Tarzan ed era un disastro.
C'era anche il fatto che ero molto meno in casa, per cui quando arrivavo trovavo sfracelli.

Mia figlia ha fatto delle ricerche e trovato gli allevamenti in Italia e ce n'erano 2 o 3 non troppo lontani da casa nostra.
Si è messa in contatto, ha avuto le date delle nascite primaverili, ma io non mi sapevo decidere.
Ero tutta un pensare, un arrovellarmi... Aspetti positivi, aspetti negativi...
Poi una allevatrice ci ha mandato delle foto e ci ha invitate, senza impegno, di andare a vederlo.
E lì, l'averlo tra le mani mi è stato fatale.
E' scattato l'innamoramento.
Lo so che nei gattili ci sono tanti mici che aspettano di essere adottati, ma quando ci si innamora....
La prima notte miagolava, ora, dopo una settimana è perfettamente ambientato.
Al mattino gioca e si scatena, poi mangia mangia e si mette a dormire anche per 3 ore filate, e poi da capo.
Sta imparando un sacco di cose e quando è in braccio, si fa accarezzare ed è tutto un ron-ron...
Bè, da sciogliersi di tenerezza.
Dicono che innamorarsi in età matura è difficile, ma quando capita sono belle batoste.

E così abbiamo questo gattino dagli occhi tondi e seriosi.
I cuscinetti sotto le zampe sono scuri, morbidi, sembrano di nappa...
Ogni scarrafone...

In questa primavera inesistente, praticamente ancora inverno, sono andata a vedere i bellissimi fiori di MESSER TULIPANO, a Pralormo.
Un mercatino VINTAGE, a Cherasco.
Ho partecipato a MADAMA-KNIT, a Palazzo Madama di Torino.
Sono stata al SALONE DEL LIBRO, al Lingotto di Torino.

Ieri per festeggiare il mio "Esodo" siamo andate a pranzo alla CA' DEL LUPO, a Montelupo Albese.
Posto bellissimo e un cibo d-i-v-i-n-o !!
Poi ho visto il film "LA GRANDE BELLEZZA" , di Sorrentino, con un Toni Servillo bravissimo e una Roma magica...

Ho fatto un sacco di cose che mi sono piaciute...
Ma poi tornare a casa e coccolare Pedro....E' una sensazione meravigliosa, che mi riempie il cuore di tenerezza.
A presto  e......                       Buona vita !!!









                                              Domenica    5    Maggio    2013


Domenica mattina.

Lo spezzatino sta cuocendo e tanti pensieri mi frullano in testa; piccole considerazioni che voglio esternare.

Apro una parentesi per mandare un saluto a mio padre, "lassù" da molto tempo.
Ciao "papalino", oggi è il tuo compleanno: avresti compiuto 99 anni!!!

Allora, pensavo a come è vario il mondo, a tutto e il contrario di tutto con cui veniamo bersagliati ogni giorno.

Quando ero una giovane ragazza, (ora sono una ragazza), se usciva una moda, che ne so, la minigonna, tutte si portava quella.
Se un inverno andavano i colori bosco-sottobosco, eravamo trasformate in tante foglie secche con le varie sfumature, e portavo anch'io quei colori che  mi rendevano orrenda.

Ora le cose sono cambiate.

Nelle vetrine convivono scarpe con improbabili tacchi "12", piattissime ballerine, sandali iperdecorati e scintillanti, infradito minimali, sobrii mocassini, sneackers fluò....
E tutto è "moda" attuale.
Trovi pantaloni larghissimi, da pigiama-palazzo, e jeans effetto seconda pelle...
Shorts e gonne corte accanto ad abiti lunghi, fiorati e un pò zingareschi...
Vetrine colme di dolci meravigliosi accanto ad altre vetrine di barrette e confezioni varie di cibi dietetici...
La vetrina di una libreria era equamente distribuita tra i libri dei più famosi chef mondiali che insegnano le loro sfiziose ricette, e libri con le diete più in voga, più strane, eccentriche...

E così le persone...

Accanto alla signora firmatissima che va nella drogheria più esclusiva della città ad acquistare quel certo tipo di frollino per il tè, ci sono ragazzi senza lavoro, che guardano la vetrina del negozio e commentano che con quello che costa una scatolina di tè , loro alla pizza al taglio si sfamano tutti e 5!!
Ho visto famigliole con neonati  nella carrozzina....
Ho visto anziani con  badante filippina che si mangiavano sorridenti un cono gelato su una panchina...
Ho visto due ragazze mano nella mano che camminavano e parlavano guardandosi negli occhi con uno sguardo pieno d'amore...
Ho visto coppiette litigiose...
Coppiette innamorate...
Alla stazione ho visto uno struggente ed appassionato bacio che si scambiavano due ragazze...Forse una partiva...Chissà...

Ieri sono andata in città ed ho osservato molte cose...
Il mondo è vario, è bello proprio per le diversità...

Oggi è un giorno di grazia: mi sento bene dove sono e come sono.
Uno di quei giorni in cui non ti senti stonata ma perfettamente incastonata nel presente...
Che vorresti durasse a lungo...
Domani magari la realtà sarà uguale ad oggi, ma il mio stato d'animo diverso e non mi andrà più bene nulla....
Sono fatta così, maluccio direi!
Ciao a tutti, buona domenica e ...   Buona     Vita  !!!