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Venerdì 8 Agosto 2014







Ciao ciao.
Riflettevo.
Il rapporto tra donna ed abbigliamento è complesso, vario, direi impossibile da sviscerare completamente, ed io non ci penso proprio.
Riflettevo però su un aspetto: quanto siamo libere di scegliere come apparire.
Questo abito mi ingrossa...
Questa gonna mi taglia la figura e mi abbassa...
Questo è troppo corto e mi scopre le ginocchia non perfette...
Questo è troppo lungo e il polpaccio pare un prosciutto di Parma...
Questo pantalone mi fa il sedere piatto...
Vorremmo sempre essere, giustamente, al meglio, e questo comporta tutta una serie di "no, questo no".
E poi c'è la moda: questo non usa più, questo si vede che è datato...
Poi c'è un altro elemento che ci frega: la seduzione.
Magari siamo innamorate (beate!!), e ci vediamo attraverso i SUOI occhi.
Allora il discorso diventa molto intricato e irto di ostacoli.

Ma la scorsa settimana, a Torino, hanno catturato la mia attenzione delle signore sui 70 anni, vestite in modo molto diverso tra loro, ma che rifletteva come erano VERAMENTE.
Lanciavano ognuna un messaggio: " MI VESTO COME MI PARE".
Come mi fa più piacere.
Forse sentendosi ormai fuori di giochi della moda, da quelli di voler sedurre con il fisico che non è più da top-model, finalmente si sentono LIBERE.

Sedute in un bar di Piazza Castello, uno di quei bar storici, c'erano due signore.
Capelli bianchi, abiti a disegni colorati, rossetto rosso, collane. Un pò in carne, ma sorridenti, gioiose.
Di quelle persone che sprizzano gioia di essere al mondo. Erano belle, solari, ti veniva voglia di abbracciarle.

Poi ho visto una signora, sottobraccio ad uno che pareva suo figlio. Lui abito scuro, camicia bianca e papillon rosso.
Lei aveva i capelli grigi raccolti in una coda, un tailleur blu scuro scuro come le scarpe, collant bianchi, camicetta bianca, e collana borsetta e una enorme fiore appuntato al bavero tutto color turchese.
Erano così  carini, chiacchieravano tra loro davanti alla vetrina di una libreria antiquaria.
Si vedeva la cura del voler essere in un certo modo, anche se i collant bianchi chi li porta più...

Altra signora, era con probabile figlia e nipotina.
Indossava pantaloni blu a sigaretta, maglietta marinara a righe bianche e blu, foulard piccolissimo rosso al collo e in testa una "paglietta" che pareva quella dei varietà di Dapporto.
Anche lei sorridente, forse ignara o divertita dal sembrare un gondoliere.

Ultimo esempio.
Signora molto alta e magra, con t-shirt nera, pantalone nero a vita altissima con bretelle, ballerine rosse ma col listino, tipo bebè, e un taglio di capelli moooolto sbarazzino. Un caschetto abbastanza corto, con frangia cortissima e le punte dalle orecchie e sul collo tutte sparate in fuori.

Donne vestite in modo totalmente diverso tra loro, ma con un accessorio comune a tutte: un sorriso sincero stampato sul viso, una serenità che trapelava.

Ho trovato bellissime tutte queste donne. Ognuna era diversa, ognuna a modo suo esprimeva qualcosa, ognuna interpretava secondo il suo gusto il vestire in estate.
Poi ho riflettuto e ho capito che mi sono già portata avanti.
Poichè dopo i 50 anni si diventa invisibili, ( è vero e non è poi così male), io ho già iniziato a indossare ciò che mi pare. Mi sono vestita per anni e anni di nero ed ora oso i colori, vivaci, splendenti.
Non mi importa se non ho più il viso fresco di un dì e mi sono nuovamente fatta crescere un pò i capelli giù dalle spalle...
Vado in giro con borse improbabili, tipo quelle che faccio io, con i gufi o a crochet con i manici di bambù...
Ma che bello aver fatto cadere tante grate che limitavano....
A volte ora mi limita solamente il buon senso applicato ai prezzi...
Una giacchetta a 2.900,00 Euro, e pure senza colletto che se non ha il suo collettino, a parte, di pelo di topo morto a 900,00 Euro non è nulla... Bè, in questo caso mi limito...

Ciao a tutti, buone vacanze e comunque......  Buona  vita   !!!