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31 DICEMBRE 2010



E dai e dai siamo arrivati alla fine dell'anno.


Mi accontentavo di finirlo da sola, davanti al computer o con un libro in mano e domani andare a vedere il mare ma....Virus intestinale, per cui la seconda parte del mio San Silvestro non potrò attuarla. Ma la posticipo solamente: di un giorno o max una settimana.


Pensando all'anno trascorso, meglio non fare bilanci.

Un nuovo trasferimento di filiale, ora che mi ero ambientata e con i colleghi era proprio un bel lavorare...

Un uomo conosciuto, piaciuto, e sparito come una meteora, accampando scuse da manuale, manco fossi una ingenua fanciulla credulona...

Di carattere tendo sempre a sminuirmi, se c'è una lode da fare deve arrivare dagli altri, io non sono mai contenta di me. Ma in questo caso, per quest'uomo ero il massimo che potesse incontrare, ma veramente... AMEN.

Ho trovato però una amica con cui fare cose carine, passeggiate, musei, concerti. Mi trovo bene con lei ed è molto divertente. Lei ha più tempo libero di me, ma ogni tanto riusciamo a combinare.

Proponimenti per il 2011? Pensare di più a me, diventare un pochino egoista. Non so come farò, dato che mi scadrà in estate il part time e ritornerò, dopo 22 anni, a lavorare a tempo pieno. Sigh sigh.

E poi mi auguro, come auguro a tutti, tanta salute, che è la cosa basilare, e poi magari un pò di fortuna. Quella sì, non guasterebbe.

Ora mi voglio regalare un bagno favoloso, con una di quelle sfere effervescenti. E' allo zenzero e così il 2011 mi troverà tutta frizzantina!


Buon Anno a tutte voi che passate ogni tanto a trovarmi, non vi conosco di persona, ma pian piano sto conoscendo la vostra sensibilità e disponibilità. Grazie.



Mercoledì 29 Dicembre 2010



Siamo ancora in periodo natalizio, ma tra 3 giorni termina l'anno.

Per me questo è un periodo pericoloso, despressivo.
Si affacciano nella mente flash dell'anno trascorso, di quello che poteva essere, di quello che non è stato, di quello che è stato ma era meglio non fosse mai esistito...

La fine d'anno mi porta inevitabilmente a bilanci, a elucubrazioni mentali intorcinate che si risolvono poi con un bel pianto la sera del 31, quando penso "eccomi ancora qua, sola, in casa, a buttarmi giù, ma è qualche anno che mi succede così, ma cosa posso fare, ma sarà sempre così d'ora in poi per me...

E mi sveglierò il primo gennaio con gli occhi gonfi, il viso pesto...

Quest'anno, il primo giorno dell'anno vorrei andare al mare. Prendere il treno e andare a Genova. Non importa se sarà tutto chiuso..mica devo fare shopping.

Mi piacerebbe proprio vedere il mare in inverno, a inizio d'anno...Così, di buon auspicio.

E poi significherebbe che ho fatto qualcosa per me, che mi sono voluta bene.

Che so consolarmi. Il che è già qualcosa.





Domenica 26 Dicembre 2010



E' fatta, Natale è passato.


Momenti di serenità, pranzo fuori con mia figlia, film leggerino al cinema, regalini, tutto come da copione, e per fortuna. C'è chi sta peggio.

Ora c'è ancora la boa di San Silvestro e poi stop, anno nuovo.

Due amiche mi avevano chiesto la ricetta dei biscottini di zenzero.

Sono decorati da schifo, ma al momento di fare la glassa non ho più trovato la siringa per dolci, così ho usato la tasca da pasticcere, ma aveva solo guarnizioni con fori grandi!!!!

Erano bruttini ma moooolto buoni.




Omini di pan di zenzero



Ingr: 160 gr. di farina 00
40 gr. zucchero
50 gr.burro morbido
50 gr. miele
1 uovo intero
1/2 cucchiaino bicarbonato di sodio
un pizzico sale
1 cucchiaino zenzero macinato
1/2 cucchiaino cannella macinata
un pizzico di noce moscata macinata
un pizzico di chiodi di garofano macinati
un pò di latte
zucchero a velo a acqua per la glassa

In una ciotola mescolare la farina, le spezie, il bicarbonato e il sale.

A parte lavorare il burro con lo zucchero, aggiungere l'uovo e il miele, continuando a sbattere. Unire un pò alla volta le polveri.

Aggiungere qualche cucchiaiata di latte per far rimanere un impasto morbido e un pò colloso. Forno a 190°.


Con una tasca o con un cucchiaino mettere l'impasto nelle formine, ma bisogna riempirle solo a metà. Io ne avevo messo di più, poi è lievitato e i miei omini erano tutti come il gobbo di Notre Dame!!!! Ma ho tagliato via la gobbetta, così sono diventati piatti.

Cottura 15 minuti.

Se avete pochi stampini, come me, ripetere l'operazione di cottura fino a terminare tutto l'impasto. Far raffreddare su una gratella e decorare con glassa o cioccolato. Buon appetito.






















Venerdì 24 Dicembre 2010

Ci siamo ormai... E' la Vigilia.
Domani sarà Natale e volevo fare gli auguri a tutte-i voi che mi seguite e lasciate i vostri commenti, così ogni volta che accendo il pc trovo un sacco di graditissime parole che scaldano il cuore.
Nove mesi fa, quando ho creato questo blog, non pensavo proprio di trovare tanto calore e simpatia.
Allora, Auguri per un Natale sereno, con chi amate e con chi vi ama...
Per giornate in armonia con gli altri e con se stessi...
Per pasti buonissimi consumati in letizia...
Per quel libro nuovo, comprato per Natale, da leggere il 26 accoccolati sul divano...
Per un sentimento meno egoistico nell'affrontare la vita di ogni giorno...
Auguri auguri a tutte voi e un abbraccio grande grande, da Bolzano a Siracusa !!!






Giovedì 23 Dicembre 2010


E domani è la Vigilia, e poi c'è il Natale che passa in un soffio e vola via....

Forse il bello è preparare le decorazioni, appendere le ghirlande, legare i pacchetti con bei nastri, cucinare un bel pranzo appetitoso....

Forse il bello sono i preparativi... l'attesa...

Infatti anche nella nostra religione c'è l'Avvento, la preparazione...

Io quest'anno non cucinerò il pranzo, ma ci sono 2 piatti che per me significano Natale, e che voglio cucinare magari per l'Epifania: il brasato e un dolce: il "monte bianco". Senza di essi il pranzo natalizio casalingo non mi dà soddisfazione.

Ma quest'anno ristorante.

I regali sono pronti, impacchettati e riuniti insieme, pronti per essere consegnati.

La casa è pulita, centrini inamidati, decorazioni a posto.

Sono io che non lo sono.

Ho fatto ogni cosa, seguito le tradizioni, per vedere se mi entrava sottopelle un minimo di atmosfera natalizia: lo spirito del Natale non mi pervade.

Domani sera voglio andare alla Messa.

Vorrei trovare un pò di quella spiritualità che permeava i Natali di un tempo, quando non si parlava di Babbo Natale, ma era Gesù Bambino che portava i doni...
Quando, finita la funzione, si andava tutti a vedere il Presepe allestito dal parroco. quando si cantava "Tu scendi dalle stelle"....








Lunedì 20 Dicembre 2010



Oggi pomeriggio ho provato a fare una composizione invernal-natalizia, da mettere sul tavolo in sala.




Mi piace. Ho usato rametti di pino, pigne, agrifoglio, e poi qualche elemento finto, i melograni per esempio. Tutte cose che avevo in casa.






Poi, sotto l'albero, invece del cesto per riporre i doni, ho preso una scatola di cartone comune, da imballaggio, le ho passato intorno un nastro dorato e sul davanti ho fatto un bel fiocco rosso, ingrandito da tulle rosso.
Incredibile, è diventato molto carino.
Sempre per la serie non si spreca, si ricicla!
E così mi sento un pochino permeata da questa atmosfera natalizia.
Sento però nelle persone molta prudenza, paura di spendere troppo, e li comprendo.
Chissà, magari facendo di necessità virtù, toglieremo al Natale un pò di consumismo che lo soffoca, e ritorneremo un pochino più all'essenziale, al sorriso che accompagna un dono poco pomposo ma sentito e dato col cuore.
Gesù Bambino sarà fiero di noi!!!





Sabato 18 Dicembre 2010




E tra una settimana Natale sarà passato, capponi a panettoni divorati!
Ma adesso manca ancora una settimana.
Oggi, sfidando il gelo con un colbacco calato sulla fronte, sono andata in città.
Volevo prendere ancora qualche regalino...

Una scatola di legno molto carina ed essenziale con una selezione di tè, per una cara amica....

Un regalino top secret per mia figlia...Un paio di orecchini per me....

E per me pure una bella siringa per decorare i dolci. Era l'ultima... Il negoziante ha detto che sono andate a ruba... Chissà, sarà che abbiamo capito che fare biscottini speziati in casa costa molto meno ed è meglio di una seduta di psicoterapia?!...

Ho visto negozi affollati, quelli con prezzi medi, moderati. Quelli più esosi erano quasi deserti: le commesse in tailleur nero, con le braccia conserte a guardare fuori... I tempi non sono adatti ai prezzi altissimi di certe vetrine...

Luminarie, alberi di Natale, passatoie rosse...Tutto evoca le prossime feste...Ma io non riesco ancora a fondermi in questa atmosfera... E' come se vedessi tutto con distacco, come se il mio cuore fosse sigillato, impenetrabile.



Mi ricordo un Natale di tanti anni fa, quando uno zio, da Torino dove abitava, mi portò una bambola.

Fino ad allora qui al mio paese si trovavano solo bambole con viso di gesso dipinto, che se prendevano un colpo perdevano la punta del naso... Espressioni fisse... Capelli incollati, da non pettinare...

Invece quella arrivata dalla città aveva tanti buchini sulla testa con i capelli biondissimi piantati a ciuffetti, che si potevano pettinare. Scarpine bianche con listino, calzine di cotone a costine...Un abito bianco e azzurro e occhi verdi, con lunghe ciglia, che si chiudevano se la coricavo.... Sulla scatola c'era scritto "Marina", e così l'ho chiamata.

Ci ho giocato tantissimo.

Le ho cucito vestitini, sferuzzato berretti e sciarpe... Forse è da lì che è iniziato il mio amore per i lavoretti femminili: per creare un guardaroba a Marina!

Mia madre lavorava nella vigna, ed io stavo tutto il pomeriggio seduta su una coperta, sul prato, all'ombra di un grande albero. Ma le ore volavano e io non mi annoiavo mai perchè mi portato aghi, fili, forbici, stoffine e cucivo cucivo...


E così gli anni sono passati, ho cucito e sferruzzato...

E questa è la mia ultima creazione: una borsa. Sono fiera del "prodotto finito", anche perchè non l'ho fatta con un modello, ma ho progettato tutto da sola, e mi sono pure divertita!
Mi sa che ho dato il via a una produzione. Vorrei riprovarci.












Giovedì 16 Dicembre 2010




Mi ero ripromessa di pubblicare, fino a Natale, un post al giorno, con relativa foto , tipo Calendario dell'Avvento. Ma sono 4 giorni che non scrivo.

Ho creato questo blog con l'intento di farne una sorta di diario, una espressione dei miei pensieri e una cronaca delle mie giornate, per lo meno di quelle più interessanti... Ed ora non avevo nulla da dire: giornate monotone e stancanti, pensieri nulli.
E così da domenica sono stata latitante.

Stasera non è che abbia molte novità....

Ho terminato la borsa e domani la fotograferò...

Ho lavorato in un ufficio gelido, con indosso 3 maglie e una giacca...

Qui in casa c'è una atmosfera un pò pesante...

La mia cucciola da un mese e mezzo sta mandando curriculum a tutto spiano, ma ci vuole tempo, e poi il periodo non è fiorente, per quanto riguarda i posti di lavoro, lo sappiamo tutti... Così si deve confrontare con dei rifiuti, e proprio non li regge. Ogni volta è un dramma... Se cerco di consolarla diventa nervosissima!

E così, che già di mio non ho molto da essere allegra, mi trovo a convivere con una ragazza che si sente inutile finchè non troverà una occupazione! Non sa che poi magari trascorrerà anni a desiderare di andare in pensione...


Domani è venerdì: avrò davanti 2 giorni da riempire... Bello!




Domenica 12 Dicembre 2010



E' notte ormai, pomeriggio inoltrato, nelle giornate più corte dell'anno.

Domenica in casa.

Al mattino, a parte stendere bucato, raccogliere bucato e varie incombenze casalinghe, ho pensato anche un pò a me.

Esfoliante viso e poi maschera rassodante.
Esfoliante corpo, bagno lento e godurioso e crema corpo con lento massaggio.
Ho dato battaglia alle cellule morte...Mi sa però che non serve per calare di peso!

Ho pranzato, gironzolato in vari blog, letto una rivista e poi dedicata al cucito. Mi voglio confezionare una borsa. Posterò il risultato, non appena ci sarà...se ci sarà.

Ho notato una cosa. Ho amici uomini, single come me, con i quali si potrebbe trascorrere qualche ora carina. Un cinema, una pizza, una passeggiata, un museo, un evento...Tanto per non stare sempre soli e scambiare una opinione in merito a qualcosa che si sta vedendo...
Ovviamente tutto questo in veste amicale, senza alcun intento di attentare alla loro "libertà".

Bene, questi "omìni", non so come altro definirli, lungo la settimana, quando sono stanca per il lavoro, la spesa. la casa. ecc ecc.. sarebbero disponibili per cinema, cena, concerti.

Nel week end non sono disponibili. La mamma, i nipoti, il calcetto, il gruppo di meditazione... Non mentono, non hanno una doppia vita, e quelle non sono scuse... Ma io mi sono stancata di essere la donna dei giorni feriali. Proprio scocciata.

Voglio essere una donna per i giorni di festa, per quando è bello stare con qualcuno, e non sola in casa; oppure sola fuori, dietro ai vetri di case illuminate e vive.








Sabato 11 Dicembre 2o1o




Oggi ricettina di un dolce collaudato questa settimana.

La ricetta prevedeva una crostata unica, io ho fatto 7 tortine monoporzione.



In entrambi i casi servono quegli stampi per torte alla frutta, cioè che hanno una scanalatura attorno, per cui quando la pasta frolla è cotta, si capovolge, e ha quel bel concavo per metterci su quello che aggrada.



CROSTATA DI PERE E NOCI CON ZABAIONE


Fare la pasta frolla ( 1 uovo intero e un tuorlo, gr. 100 zucchero, gr. 100 burro, gr. 2oo farina bianca, un pizzico sale); in alternativa si può comprare già pronta.

Con la pasta foderare gli stampini (o lo stampo grande) e cuocere a 160° per 20 minuti. Se la torta è unica, anche 5 minuti in più. In ogni caso tenere d'occhio le tortine: devono essere dorate, non marroni.

Intanto in una padella antiaderente mettere 3 pere tagliate a dadini, 50 gr. di gherigli di noce spezzettati, 1 noce di burro, 1 cucchiaio di zucchero. Lasciate caramellare un pochino, girandoli, ma senza spappolarli.
Quando il composto sarà freddo disponetelo sulle tortine.
Preparate ora uno zabaione.

Io indico la dose per un tuorlo, ma ne occorrono 3 per farcirle bene.
Se non gradite troppo lo zabaione potete farne un pò meno. Comunque zabaione: 1 tuorlo, 2 cucchiai zucchero semolato, 4 cucchiai di Moscato.

Lasciatelo intiepidire e versatelo sul composto di pere....E ora...pronto da mangiare: buonissimo!!!

















Venerdì 10 Dicembre 2010




Visto che bella corista!?

Quando l'ho vista è stato un colpo di fulmine, me ne sono innamorata subito e l'ho voluta a casa mia.
La chiameremo Ortensia.

Sono stanca, a pezzi.

Oggi ferie e mi sono regalata una giornata a Torino, così, senza una meta o uno scopo preciso... Cioè uno scopo l'avevo: regalarmi una bella giornata.

Come una scatolina colma di cose bellissime da tenere lì da parte, e da tirare fuori quando mi sento triste....

Ho fatto anche un pò di shopping, ma il minimo, alcune cose utili, di uso quotidiano...

E un libro, che mi ha attratta con una foto di copertina seppiata, di altri tempi...
L'avevo visto nella vetrina di una libreria, poi sono entrata in un'altra libreria, perchè amo il profumo di libri nuovi, e l'ho visto nuovamente...Era destino...E' venuto a casa con me e lo leggerò a Natale.

Vi farò sapere.




Giovedì 9 Dicembre 2010


Oggi poche righe, solo qualche foto di decorazioni del mio albero di Natale.
Nel pomeriggio giro in un centro con un grande corner di arredi e complementi Shabby e Country!!!!
Mi sarei portata a casa il negozio...Ma per stavolta mi sono solo lustrata gli occhi.
Sono tornata a casetta e i miei decori tradizionali mi hanno fatto sentire che ero a "casa", il mio nido.









Mercoledì 8 Dicembre 2010




E siamo arrivati all'Immacolata. E, incredibile, l'albero di Natale è addobbato.

Non mi pareva di essere in sintonia con tutto questo tourbillon di palline e lustrini, ma poi ho coinvolto anche mia figlia, e la ragazza...da non crederci!!!!! ..mi ha aiutata.

Mi pareva di tornare indietro negli anni, quando aiutavo mia madre con il nostro albero.

Io continuo a farlo molto tradizionale, con addobbi colorati, soprattutto rossi e oro.

Niente luci: mi piacciono le lampadine solo se si è all'esterno. In casa magari accendo candele su qualche mobile.

Per il presepe non so ancora; per ora ne ho uno etnico, poi se mi va prenderò anche quello tradizionale e lo allestirò.
Ci sono molto affezionata perchè molte statuine risalgono al mio primo Natale!!!!
C'erano, quando ero piccola, le pecorelle col manto di lana vera, il musetto di gesso e un nastrino rosso al collo! Col tempo si sono distrutte e sono state sostituite da altre.
Però le altre statuine sono intatte e originali.

Va bè, e dai e dai, ora la casa ha un aspetto in tema col periodo. Il mio cuore è ancora un pò ibernato, ma siamo solo all'8 dicembre...
Sarebbe bello ritornare un pò bimbi, nell'anima, credere che a volte le cose belle accadono... i desideri si avverano... basta volerlo con tutto il nostro essere....
Bisognerebbe credere almeno per un giorno all'anno che la magìe a volte si realizzano anche attorno a noi, che in fondo qualcosa di incredibile può verificarsi e la vita diventare più lieve...
E' quasi Natale...perchè non sognare un pò ?






Martedì 7 Dicembre 2010



Giornata strana, o meglio pomeriggio strano.

Verso le 14 il cielo era biancastro, strano, pareva gonfio di neve.

Man mano che le ore passavano, ogni tanto guardavo fuori per vedere se cadeva qualcosa da quel cielo per nulla rassicurante... Avevo una specie di irrequietezza, di senso di attesa...non so neanch'io di cosa.

E sono stata così, sospesa, fino a sera.

Vado a fare la spesa...Ma no, nel congelatore ci sono provviste per un esercito, non si può sempre stipare, prendiamo lì qualcosa.

Lavo qualche maglioncino a mano....Ma no, domani.

Vado in cantina a prendere le decorazioni e si fa l'albero......Ma ne ho proprio desiderio, o voglio solo seguire un solco tracciato.?..

Non ho oziato, ho fatto l'orlo a una gonna e a un jeans, lavoretti vari da casalinga, stirato, fatto un purè..e mi sono pure fatta la maschera al viso... Ma tutto senza entusiasmo, senza gioia.

Mi sentivo svuotata, senza midollo...

Dicono che nel periodo della menopausa si è più sensibili, più nervose, più depresse...insomma proprio una lagna.

Il fatto è che non ci è permesso di poter avere questo periodo complesso, di potercelo vivere in pace, di accudirlo come un viandante che sta qualche giorno da noi e poi se ne va...
Dobbiamo essere efficienti, sorridenti, paghe, consolatorie...Mai appoggiare il capo sulla spalla di altri, anzi essere pronte a sostenere, a rasserenare...

Ecchè cavolo!!!!! Va bè, sfogo di mezzasera di una signora in piena middle-life!!!




Lunedì 6 Dicembre 2010



Oggi solo poche righe: troppo lavoro, troppa stanchezza, poco tempo.

E intanto ci avviciamo al Natale.

Ho confezionato qualche pacchetto, con carta luccicante e fiocchetti, ho fatto una lista delle poche cose che devo ancora acquistare....Ma mi manca lo spirito...

Volevo tanto decorare l'albero di Natale, ma le scatole sono ancora in cantina...

E' come se fossi al rallentatore e dentro una sorta di nebbia che obnubila il cervello...
Spero che, passando i giorni, mi senta un pò più coinvolta nell'atmosfera di festa, ma ho dei dubbi.
Il motivo non lo so...
Veramente una parte di motivo la conosco: a maggio 2010 se ne è andata tra gli angeli una ragazza che conoscevo molto bene, classe 1984, e questo fatto mi ha portato a riconsiderare le priorità, ad andare all'essenziale...
Ma così facendo non vivo bene. Devo cercare di essere spensierata, di godere la vita con tutto ciò che offre... Natale un pò consumistico compreso.
Mi faccio la ramanzina da sola...Vedremo se otterrò benefici.




Domenica 5 Dicembre 2010
Tardo pomeriggio, crepuscolo. Praticamente notte.
Pomeriggio trascorso in casa, al calduccio, dopo che ieri ero stata tutto il giorno in giro al freddo.
Ho archiviato foto, fatto lavoretti di casa, poi ho preparato questo mazzo un pò invernale.
Ho verniciato 2 rametti col bianco e 2 col rosso scuro.
Avevo dei rami sottili e lunghi tipo paglia e dei rami con bacche.
Ho messo tutto insieme e voilà, una composizione invernale, che si addice al mio ingresso stile shabby, ma con qualche particolare rosso scuro .
E così, tra cose necessarie e altre più hobbystiche passa il pomeriggio.
Ho cercato di non pensare, di non farmi prendere da quel senso di solitudine che spesso mi attanaglia e da cui poi non riesco a sganciarmi.
Quel senso di "Oddio, ho sbagliato tutto nella vita" che ogni tanto mi assale e mi si avvolge attorno come un rampicante dannoso, che mi stringe e non mi dà tregua.
E quando è così reagire diventa pesante, soprattutto se c'è nessuno che ti sostiene.
E allora penso:" Mi sento così perchè ho sbagliato delle cose, perchè ho fatto scelte avventate, o era già tutto scritto?".
In tal caso dovrei mettermi tranquilla, ringraziare gli Dei per tutto quello che ho avuto nella vita, e farmelo bastare, pensando che c'è chi ha avuto molto meno.











Sabato 4 Dicembre 2010






Evviva evviva, il lavoro fatto per Madama Knit 2010 è stato portato a compimento.



Stamane tutte col naso in su ad ammirare l'albero di Natale per i 150 anni dell' Unità d'Italia esposto a Palazzo Madama a Torino.


Abbiamo lavorato 9 mesi, come una gestazione, per tricottare decorazioni natalizie che potessero avere una attinenza con il suddetto anniversario, e il risultato mi è parso più che buono.


Abbiamo anche ricercato nella storia del nostro Risorgimento, delle figure femminili, mai citate peraltro. Come se la storia fosse solo fatta da uomini...

Invece molte donne hanno lottato con coraggio e sacrificio, in vari modi, a seconda della loro posizione sociale, della loro cultura e hanno raggiunto brillanti risultati, contribuendo all'Unità d'Italia.
Restando poi comunque nell'ombra, senza vedere il loro nome nei libri di storia.


Anche quest'anno, come quello passato, durante gli incontri si sono strette amicizie, ci siamo conosciute: tante donne tutte diverse per mille particolari, ma tutte VERE, amanti della loro famiglia, dei figli, della casa, del lavoro.
Donne solide, su cui si basa per davvero una società. Con un unico grande "Vizio"... Tricottare !


Ho rivisto Carlotta ed Adriana, due amiche fantastiche e poi ho gironzolato tutto il giorno per la città con mia figlia.


Negozi pieni di ogni, alberi iperdecorati, luci sfavillanti ovunque... E tanta, tanta gente.

Per me che abito in un piccolo paese, camminare in mezzo a così tante persone è già di per sè una goduria. Che mi gusto fino in fondo, completamente.



Già dal mattino, sul treno, quando vedo le Alpi innevate che paiono cingere la città...
E poi i tetti e gli abbaini, come a Parigi...
Un caffè in un bar in piazza San Carlo...
Un pranzo tra turisti in zona Mole...
Piazza Carignano....
Una sosta per merenda nella Caffetteria di Palazzo Reale, dove sono esposte stoviglie e argenterie appartenute ai Savoia...
Pare di vivere un pezzo di storia...


Così è trascorso il mio sabato, e non sarei più tornata a casa, tanto stavo bene!




Venerdì 3 dicembre 2010



Oggi un dolce veloce e buonissimo.


Non ha un nome, è buono e basta. Servono circa 100 gr. di ricotta a testa.

Bisogna sbattere bene della ricotta morbida con zucchero a velo e un pizzico di vaniglia. Non c'è una quantità precisa: bisogna assaggiare e seguire il proprio gusto.
Aggiungere poi dei marrons glacés a pezzetti.

Sistemare in ciotoline o bicchieri, decorare con un marron glacé intero e colare sopra il tutto, un cucchiaio scarso di miele di castagno.

Volendo, accompagnare con paste di meliga o savoiardi.
E' inverno, c'è un gran freddo e mi viene voglia di cibi un pochino calorici e golosi.

A proposito di inverno, mi hanno riferito una credenza popolare.

Se nevica in novembre, nevicherà durante l'inverno tante volte la data del giorno della prima nevicata. Mi spiego.

Qui abbiamo visto la prima neve il 28 novembre, quindi dovrebbe nevicare 28 volte!!!!! Per ora qui siamo a 3, vi terrò aggiornate. Sigh sigh, prepariamo la pala e i moon-boots.



Giovedì 2 Dicembre 2010


Ed eccoci al 2 dicembre: è ora di pensare ai regali. Ma attenzione, non quelle cose pompose, per far bella figura, per potersi vantare! No, non così.

Faccio regali a poche persone, che mi sono care, che mi fa piacere ricordare. Con il mio pensiero voglio strappare loro un sorriso, voglio che sappiano che sono nella mia mente e nel mio cuore.

Quindi sono regali mirati, studiati sulla persona che li riceve.

Già durante l'anno se mi capita di vedere qualcosa che può essere gradito da una amica, la compero e la metto da parte: "Gliela regalerò non appena ci sarà l'occasione: è perfetta per lei".

Ci sono poi persone che hanno TUTTO, che apprezzano poco, e allora mi diventa più difficile l'operazione dono natalizio. Ma io dò con il cuore quello che ho, non devo fare la gara al più maestoso!

Perchè il Natale deve essere dentro di noi, è il sorriso sincero che accompagna l'augurio, è il cuore che accompagna il regalo...

Forse mi sono lasciata prendere troppo la mano e sono diventata melensa e scontata... Boh, sarà il Natale...saranno i Natali... ^ -^





Mercoledì 1 Dicembre 2010


E siamo in fase "Calendario dell'Avvento".

Lo acquistavo quando mia figlia era piccolina, ora quel tempo è passato (peccato).
Quando c'è un bimbo in casa, il Natale è veramente meraviglioso. Se ci si mette dalla parte dei piccoli, è una festa magica: i loro desideri vengono soddisfatti, i loro sogni si avverano. E quando mai si verificherà nella vita adulta un evento del genere?

E noi genitori, con mille sotterfugi e macchinazioni facciamo sì che tutto fili liscio, che il bimbo riceva ciò che ha chiesto nella famosa letterina.
(Ma oggigiorno, si scrive ancora con bella calligrafia a Babbo Natale, o gli si manda una mail?!)...
Fattostà che ormai ci siamo, è iniziato il conto alla rovescia, si comprano regali, si addobba l'albero...di tutto di più.
Magari, al di là del fatto religioso, dovremmo fermarci un attimo a riflettere, a pensare, a vedere quanto bambino c'è ancora in noi, a capire se siamo ancora in grado di stupirci...